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Bagno dei maschi vietato a studente trans, i compagni: "Discriminazione inaccettabile"

Napoli scuola

A Napoli, gli allievi del liceo Gian Battista Vico hanno scioperato dopo che l’accesso al bagno dei maschi è stato vietato a uno studente transgender.

Nella mattinata di giovedì 22 aprile, gli studenti che frequentano il liceo Classico Statale Gian Battista Vico di Napoli hanno organizzato uno sciopero per protestare contro un episodio di discriminazione di genere perpetrato ai danni di un compagno transgender iscritto presso il medesimo istituto scolastico.

Napoli, bagno dei maschi vietato a studente trans

Gli allievi del liceo Classico Statale Gian Battista Vico, situato in via Salvator Rosa, a Napoli, hanno organizzato una manifestazione per contestare il trattamento riservato a un compagno transgender.

Sulla base delle testimonianze fornite, gli studenti hanno spiegato che il ragazzo sarebbe stato rimproverato da un collaboratore scolastico mentre si recava in uno dei bagni riservati ai maschi. In questo contesto, il collaboratore avrebbe fermato l’adolescente rivolgendosi nei suoi confronti al femminile, ricordandogli il suo naturale genere di appartenenza e intimandogli di usare i servizi igienici destinati alle ragazze.

La notizia dell’accaduto si è rapidamente diffusa nella scuola e ha suscitato l’indignazione degli allievi che hanno espresso il proprio dissenso affiggendo alla porta di un bagno presente nell’edifico un cartellone decorato con strisce azzurre, rosa e bianche, corredato dalla scritta “Bagno trans – Stop discriminazioni di genere”. Il gesto, volto a mostrare solidarietà al compagno transgender e a ribadire la libertà degli adolescenti di riconoscersi nell’identità sessuale e di genere che preferiscono, si è accompagnato all’istituzione di uno sciopero finalizzato a denunciare una situazione di “inaccettabile discriminazione”.

In questo contesto, inoltre, gli studenti del Gian Battista Vico hanno chiesto l’intervento della dirigente scolastica, Maria Clotilde Paisio, che ha acconsentito a permettere al giovane transgender di poter usufruire dei sevizi igienici per maschi e alla quale è stato chiesto di esprimere una posizione definitiva sulle questioni relative alle discriminazioni di genere.

La posizione emersa dal confronto tra gli studenti e la dirigente scolastica

Il confronto tra gli studenti e la preside Paisio, inoltre, è stato riassunto dai diretti interessati su Instagram, attraverso un post che riporta la seguente comunicazione: “In merito alla promozione di un’adeguata informazione e sensibilizzazione del personale scolastico, la dirigente sembrerebbe essersi resa disponibile ad attivare tale campagna anche per gli studenti, in collaborazione con l’associazione Arcigay di Napoli. Per la richiesta di istituzione della carriera Alias, che permette ad uno studente o ad una studentessa transgender la possibilità di fare richiesta per essere chiamati a scuola dai professori con il nome e il genere che prediligono, la preside ha riferito di essersi già confrontata con altri colleghi sulla questione e che questi avrebbero riscontrato difficoltà nell’attribuzione del nome alias sulla piattaforma del registro elettronico e che è necessario attendere un pronunciamento ufficiale dell’autorità giudiziaria per l’attivazione della carriera per evitare che si possa incombere nel reato di ‘falso in atto pubblico’, nonostante molti licei e atenei si siano già mobilitati”.