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Ballottaggio elezioni amministrative: affluenza e risultati

urne elettorali

Il centrosinistra perde sue città simbolo. Il centrodestra, a trazione leghista, vince ma non a Imperia. Buon risultato per M5S, ma perde Ragusa.

Domenica 24 giugno si sono svolti i ballottaggi per le elezioni amministrative del giugno 2018. Sono 75 le città che non hanno eletto il sindaco il 10 giugno; le urne si sono chiuse alle ore 23. Se i dati dell’affluenza- in calo- sono certi, lo spoglio delle schede è ancora in corso. Per tale ragione, gli esiti definitivi, salvo alcune eccezioni, arriveranno nelle prossime ore. Oltre ai comuni, anche i cittadini del III Municipio di Roma si sono recati alle urne. I capoluoghi di provincia interessati sono: Ancona (unico capoluogo di Regione), Avellino, Brindisi, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Siena, Siracusa, Sondrio, Terni, Viterbo.

L’affluenza

I dati ufficiali dell’affluenza sono stati diffusi dal Ministero dell’Interno e sono consultabili sul portale web del Viminale. Alle ore 23, chiusura dei seggi, l’affluenza si attesta al 47,60%, in netto calo rispetto al primo turno (60,42%). I dati riguardano 67 comuni su 67. I risultati non inglobano infatti quelli dei comuni della Sicilia e il III Municipio di Roma, gestiti direttamente dalle Regione Sicilia e dal Comune di Roma.

Centrosinistra perde sue ‘roccaforti’

Come già precisato, lo scrutinio è ancora in corso. Tuttavia, in alcuni comuni, gli esiti del ballottaggio hanno già dato un vincitore certo. Pur ricordando che le elezioni amministrative hanno caratteristiche diverse da quelle nazionali, i risultati odierni possiedono anche una valenza politica più ampia. E’ il caso ad esempio di due città toscane, Siena e Pisa: tradizionalmente di centrosinistra, il centrodestra- a trazione leghista- vince. A Siena (città del Monte dei Paschi: le vicende dell’istituto bancario sono state al centro della campagna elettorale), quando sono state scrutinate 50 sezioni su 50, il candidato sindaco del centrodestra Luigi De Mossi ottiene il 50,79% dei voti, un punto percentuale in più rispetto al primo cittadino uscente del centrosinistra, Bruno Valentini (49,21%). A Pisa il nuovo sindaco è Michele Conti, espressione di Lega e Fratelli d’Italia e sostenuto anche da Forza Italia; scrutinate tutte le 86 sezioni, Conti ha raggiunto il 52,29% contro il 47,71% di Andrea Serfogli, centrosinistra e assessore al Bilancio della giunta uscente. Il leghista Francesco Persiani vince a Massa sul sindaco uscente Alessandro Volpi (Partito Democratico). A Imola, Manuela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle ha sconfitto Carmen Cappello, centrosinistra. Il M5S, con candidato Vincenzo Ciampi, strappa al centrosinistra di Nello Pizza anche Avellino. Stefano Sertoli (centrodestra) è il nuovo sindaco di Ivrea, superando Maurizio Perinetti (Pd), il quale ha pagato anche il disaccordo con altre anime della sinistra cittadina.

I neo sindaci del centrosinistra

Il centrosinistra vince invece ad Ancona, con Valeria Mancinelli (sostenuta da Partito Democratico e liste civiche) riconfermata sindaco, che batte il candidato del centrodestra Stefano Tombolini. Sorpresa nella città di Brindisi, dove Riccardo Rossi, che partiva svantaggiato al primo turno, è il nuovo primo cittadino della città pugliese con il 56,61%. Gianguido D’Alberto ha sconfitto Giandonato Morra (centrodestra) a Teramo.

Due sfide simboliche

Il Movimento 5 Stelle e la Lega si sono affrontati a Terni. Una sfida importante perché ha messo in competizione i due alleati al governo. Leonardo Latini- centrodestra- ha ottenuto il 63,42% dei voti, superando nettamente Thomas De Luca (36,58%), candidato del M5S. Imperia invece ha visto uno scontro diretto tra due anime della stessa area politica, il centrodestra. Claudio Scajola è il neo sindaco della città ligure (52,02%); lo sfidante Luca Lanteri (FI,FdI, Lega) si è fermato al 47,95%.