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Bambina di 5 anni morta per ustioni: la madre non la porta in ospedale per festeggiare il Capodanno

Ustioni

In Russia, una bambina di 5 anni è morta per ustioni provocate dall’acqua bollente: la madre non l’ha portata in ospedale per festeggiare il Capodanno.

In Russia, una donna di 46 anni è stata condannata a svolgere sei mesi di lavori socialmente utili in quanto ritenuta colpevole di aver lasciato morire la figlia di 5 anni, assistendo inerme alla sua agonia causata da un incidente domestico.

Bambina di 5 anni morta per ustioni: “Stavamo festeggiando il Capodanno”

Una bambina di appena 5 anni è deceduta dopo aver patito dolori atroci, scaturiti da gravi ustioni che la piccola si era provocata in seguito a un incidente domestico.

La drammatica vicenda che ha portato alla prematura scomparsa della bimba si è verificata in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno, a Kirovgrad, in Russia, presso la casa nella quale la giovane vittima abitava con la famiglia.

Sulla base delle informazioni sinora diffuse dalle forze dell’ordine russe, la piccola era in cucina in compagnia della madre, Irina Ragozina, 46 anni. In questo contesto, si è accidentalmente rovesciata una pentola di acqua bollente sul corpo che le ha generato vaste ustioni. Nonostante il pianto e il dolore manifestato dalla bambina, la madre si è limitata a portarla a letto, rimboccarle le coperte e tornare a cucinare per proseguire nei festeggiamenti.

Bambina morta per ustioni, l’agonia della piccola

L’agonia della bimba di Kirovgrad si sono protratte per circa 26 ore, fino al momento in cui non ha perso conoscenza, stremata dalle sofferenze patite. Soltanto a questo punto, la madre della piccola si è resa conto della gravità delle condizioni di salute della figlia e ha deciso di portarla in ospedale, luogo in cui i medici hanno riscontrato ustioni estremamente gravi sul 50% del corpo della paziente.

Il quadro clinico della bambina, quindi, è apparso subito molto critico e le sue condizioni sono rapidamente peggiorate inducendo la morte dopo circa un’ora dal suo ingresso in terapia intensiva.

Bambina morta per ustioni, la condanna della madre

Il comportamento attuato da Irina Ragozina nei confronti della figlia è stato oggetto di indagine e ha portato alla formulazione di una condanna verso la 46enne. La donna, infatti, è stata recentemente dichiarata colpevole e dovrà scontare sei mesi di lavori socialmente utili, per aver scelto di ignorare le 26 ore di agonia vissute dalla bambina e per non averla portata immediatamente in ospedale né aver contattato i soccorsi, rendendo inevitabile il sopraggiungere della morte.