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Bambina sottratta ai genitori anziani, per il pg deve tornare da loro

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Bambina sottratta ai genitori ritenuti troppo anziani, adesso deve tornare da loro: i due genitori del Monferrato vincono in cassazione.

Una bambina sottratta ai genitori ritenuti troppo anziani, adesso potrà tornare da loro. Protagonista una coppia di Mirabello Monferrato, in provincia di Alessandria: Gabriella Carsano oggi 64enne e il marito Luigi Deambrosis che ha 76 anni, hanno avuto ragione in Cassazione e potranno riabbracciare la loro figlia.

I coniugi sette anni fa erano stati ritenuti non idonei ad essere genitori, poiché accusati di aver lasciato la loro bambina, nata nel 2010, da sola in macchina per 4 minuti in macchina. Questa disattenzione fece sì che i coniugi fossero privati della genitorialità poiché giudicati poco attenti e vigili a causa dell’età avanzata per essere genitori.

All’epoca dei fatti, la mamma aveva 57 anni e il papà 69 anni. Il discrimire rispetto all’essere o meno genitori idonei a prendersi cura della loro bambina. Adesso, però, la Cassazione ha dato loro ragione: adesso la bambina dovrò essere restituita ai genitori biologici, a Gabriella e Luigi.

La battaglia è durata quindi ben sette anni, e oggi è giunta al suo epilogo: il Pg della Cassazione Francesca Ceriani ha chiesto che la bambina torni insieme ai genitori. A quanto sostenuto da lei sostenuto, infatti, “il fatto che la bimba sia stata nel frattempo adottata” – e la conferma dell’adozione risale a 9 mesi fa – “non può ottenere tutela perché si tratta di una situazione la cui genesi non è legale.”.

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La bambina lasciata in macchina

Ciò che hanno passato in questi anni Gabriella e Luigi è oramai storia narrata più volte dai giornali. I coniugi vorrebbero avere un bambino ma non ci riescono: i tentativi cominciano negli anni ’90, ma sono tutti vani. Ci sono tentativi diversi, i coniugi si sottopongono anche a più trattamenti medici ma è sempre un nulla di fatto.

Anche i tentativi di adozione nazionale e internazionale si rivelano strade fallimentari. E, inoltre, fra i motivi dei rigetti c’è anche la questione relativa all’età: i coniugi vengono considerati troppo avanti con gli anni. Gabriella e Luigi, però, semore decisi ad avere un figlio, nel 2009 decidono di provare la fecondazione eterologa, recandosi all’estero.

La loro tenacia viene premiata e a maggio del 2010 nasce, a Torino, la loro bambina. Purtroppo, però, qualche giorno dopo averla avuta, ecco che Gabriella e Luigi perdono la loro bimba. Dopo pochi giorni dalla sua nascita, infatti, la piccola viene portata via dalla famiglia d’origine a seguto di una denuncia sporta dai vicini di casa della coppia.

A quanto pare, infatti, uno di loro denuncia, per l’appunto, il fatto che Luigi avrebbe dimenticato la bambina in macchina: “Il padre l’ha lasciata sola in macchina a piangere per 40-45 minuti.”. Subito pronta la risposta di Deambrosis: “Non è vero, l’ho lasciata al massimo per 7-8 minuti, era al sicuro e sempre sotto il mio controllo. Stavo scaldando il latte e poi saremmo andati dalla mamma.”.

Purtroppo, però, la difesa appare debole, viene accolta la versione dei vicini di casa della coppia, e a settembre del 2011 il Tribunale dei minori decide l’adottabilità. Terribili i commenti della prima sentenza, così come si può leggere: “Pur di avere un figlio hanno applicato in modo distorto le enormi possibilità offerte dal progresso in materia genetica rivelandosi poco attenti alla condizione del nascituro. Luigi e Gabriella non si sono mai posti domande sul fatto che la bambina si ritroverà orfana in giovane età e, prima ancora, sarà costretta a curare i genitori anziani che potrebbero presentare patologie più o meno invalidanti proprio nel momento in cui, giovane adulta, avrà bisogno del sostegno dei suoi genitori.”.

Adesso, finalmente, dopo anni di tormenti è arrivato l’epilogo di questa triste storia, poiché la richiesta del Pg parla chiaro: la bambina va riportata nella casa di Luigi e Gabriella, in quanto loro figlia.