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Bambini Thailandia: Elon Musk chiama pedofilo uno dei sub

Elon Musk

Elon Musk accusa uno dei soccorritori dei bambini rimasti intrappolati nella grotta in Thailandia, che aveva osato criticare il suo mini-sommergibile.

Elon Musk per tentare di salvare i bambini rimasti intrappolati nella grotta di Tham Luang in Thailandia eveva progettato un mini-sottomarino. I soccorritori però hanno scartato l’idea del miliardario, trovando i sommergibili “non pratici per la missione”. Uno dei sub non ha esitato a definire quella del fondatore di Tesla e di SpaceX solo una “trovata pubblicitaria” invitando l’imprenditore “ad infilarsi i mini-sottomarini in quel posto”. Musk non sembra averla presa benissimo, tanto da aver definito il sommozzatore un “pedofilo”.

I mini-sottomarini

Con il caso dei bambini thailandesi intrappolati nella grotta Elon Musk voleva forse farsi un po’ di pubblicità, ma non certo così negativa. Il multimiliardario sudafricano naturalizzato statunitense infatti è al centro delle critiche, che non gli hanno di sicuro giovato in Borsa, a causa di un tweet diffamatorio nei confronti di uno dei soccorritori dei 12 ragazzi intrappolati nella grotta di Tham Luang. Tutto è cominciato quando Elon Musk, che vorrebbe anche lanciare l’atomica su Marte per terraformarla, ha progettato dei mini-sottomarini adatti, a suo dire, per aiutare i piccoli calciatori ad uscire dalla caverna.

L’imprenditore ha attivato un suo personale team per realizzare un mini sommergibile che avrebbe permesso ai soccorritori di tirare fuori i bambini, non prima però di aver allargato alcuni condotti della caverna. Musk sembrava così entusiasta dell’idea da pubblicare su Twitter anche un video dimostrativo in cui sottolineava, presentando i mini sottomarini: “Speriamo siano utili. Altrimenti, forse potranno esserlo in futuro”.

Quel che è certo è che in Thailandia non sono stati nemmeno presi in considerazione, nonostante Musk si sia recato personalmente fuori dalle grotte di Tham Luang per parlare con Dick Stanton, il capo dei sommozzatori britannici che hanno partecipato alle operazioni di salvataggio. Narongsak Osatanakorn, a capo del centro che coordinava i soccorsi, aveva infatti bollato i mini-sommergibili del fondatore di Tesla e di SpaceX come “tecnologicamente sofisticati” ma “non pratici per la missione”.

Una trovata pubblicitaria

Una affermazione che ha provocato una prima reazione del miliardario annoiato che si diverte a progettare persino lanciafiamme per difendersi da una improbabile apocalisse zombie. Elon Musk ha infatti affermato che Osatanakorn non era “un esperto in materia” e che al massimo poteva essere descritto come “ex governatore provinciale thailandese” e non certo come “il capo del centro di salvataggio”. Ma l’idea del mini-sommergibile è apparsa ridicola anche a Vernon Unsworth, uno dei sub che si sono immersi nella grotta per far tornare a casa sani e salvi i cinghialotti.

Il 14 luglio in una intevista alla CNN il 63enne sommozzatore, britannico ma che vive a Chiang Rai, nel nord della Thailandia, ha precisato infatti che i sommergibili “non avevano nessuna possibilità di funzionare”. Inoltre, poiché rigidi, si sarebbero bloccati entro i primi metri dal punto di immersione. Per concludere, Unsworth ha consigliato quindi a Musk di “infilarsi i mini-sommergibili in quel posto” visto che, a suo giudizio, erano solo una trovata pubblicitaria.

Elon Musk diffama un soccorritore

Per niente permaloso, Elon Musk ha quindi replicato alle critiche definendo il sub “un pedofilo”. Rispondendo su Twitter ad un articolo del New York Times dal titolo “Cosa Musk dovrebbe imparare dai soccorsi nella grotta in Thailandia”, l’imprenditore ha infatti evidenziando come fosse “sospetto” il fatto che Unsworth sia britannico ma viva in Thailandia, definendolo poi un “pedo guy”, appunto un pedofilo.

Il tweet è stato seguito da pesanti polemiche, tanto che Musk l’ha rimosso poco tempo dopo averlo scritto. Diversi utenti e opinionisti, infatti, hanno sottolineato quanto fosse “pericoloso” e irresponsabile fare un’affermazione del genere e inviare un insulto potenzialmente diffamatorio a circa 22 milioni di follower. Vernon Unsworth ha lascianto intendere che la cosa “non finirà qui”, annunciando di stare pensando di fare causa a Elon Musk per far capire a tutti “che tipo di persona è”.