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Bambino colpito di striscio da un colpo di fucile a pallini durante una gita con la famiglia

Bambino colpito di striscio da un cacciatore

Le parole del sindaco e la dura posizione dell'ente di protezione degli animali sull'episodio del bambino colpito di striscio da un colpo di fucile

Tragedia sfiorata a Borghetto, dove un bambino viene colpito di striscio da un colpo di fucile a pallini durante una gita con la famiglia. Nelle campagne di  Trento un cacciatore lascia partire un colpo e centra la piccola vittima che ha riportato solo una piccola ferita alla testa e non sarebbe in gravi condizioni di salute, ma di fatto ha rischiato la vita. Sul fatto e dopo una denuncia della famiglia stanno indagando i carabinieri

Bambino colpito di striscio da un colpo di fucile

Fanpage riporta la testimonianza del padre del bambino, secondo cui i colpi sarebbero stati “sparati a circa 100 metri di distanza da due cacciatori che poi si sarebbero dati alla fuga”. Ha detto l’uomo all’Adige: “Abbiamo sentito due botti molto forti e poi diversi pallini sono caduti sulle nostre teste”. Dal canto suo il sindaco di Avio, Ivano Fracchetti, ha parlato di “fatto grave. Nulla da togliere per chi ha questa passione ma la caccia va fatta nei luoghi idonei e non dove passeggia la gente, bisogna fare attenzione e seguire le regole”. 

La dura posizione dell’Enpa sul fatto

Molto più dura la presa di posizione dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali: “Queste persone armate che vagano per il territorio sono ormai un vero pericolo. Imbracciano fucili che possono uccidere animali di grossa taglia (un cervo adulto supera i due quintali di peso) e a grande distanza (la gittata dipende dalla dimensione dei pallini e dalla carica della cartuccia, in genere va dai tra i 150 ai 300 metri per una munizione spezzata e supera i 1.500 metri per un fucile a canna liscia e a palla unica)”.