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Bancomat, modifica sui prelievi per conto banche e postale

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Una direttiva Ue sui servizi di pagamento nell'Unione europea sulle commissioni interbancarie gioverà sulle operazioni con carte di pagamento

Bancomat, modifica sui prelievi per conto banche e postale. A stabilire tale modifica è il Cdm, che ha accolto una direttiva Ue sui servizi di pagamento nell’Unione europea sulle commissioni interbancarie sulle operazioni con carte di pagamento. Il decreto di recepimento della direttiva Ue, del quale l’Esecutivo conta di varare nel prossimo Consiglio dei Ministri, offre un taglio alle commissioni interbancarie, mettendo a punto un limite alle applicazioni e in relazione ai pagamenti basati su carte di pagamento.

Bancomat, il vantaggio per i contribuenti

Per i pagamenti con bancomat e prepagata, la commissione interbancaria non potrà superare lo 0,2% per ogni pagamento. Stesso discorso per le operazioni eseguite tramite carta di credito, che prevedono una commissione interbancaria non superiore allo 0,3%, ossia del valore dell’operazione stessa. Con una riduzione della franchigia massima a carico degli utenti in caso di pagamenti non autorizzati, che va da 150 a ben 50 euro. Oltremodo, vi sarà il divieto di surcharge, ovvero il divieto di applicare un sovrapprezzo per l’utilizzo di un determinato strumento di pagamento.

Per quanto concerne le commissioni interbancarie per le operazioni nazionali tramite carte di pagamento, i responsabili dei servizi di pagamento avranno l’obbligo di applicare, per ogni tipologia di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro. Per quanto riguarda le operazioni nazionali effettuate tramite carta di debito, i prestatori di servizi saranno tenuti a immettere una commissione interbancaria non superiore all’equivalente dello 0,2% calcolato sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali mediante carta di debito – fino al 2020 -.

Bancomat, Confcommercio

Confcommercio, spiega che “se l’obiettivo è quello di diffondere sempre di più l’uso di questi strumenti di pagamento, la strada giusta non è certo quella di prevedere misure che risultano essere penalizzanti. E’ necessario, quindi, l’intervento massimo sulla riduzione delle commissioni applicate dalle banche alle imprese che restano decisamente troppo elevate; nel caso di pagamenti di piccoli importi e per alcuni settori in particolare, come distributori di carburante, giornalai, tabaccai che assorbono molto spesso i margini di profitto degli imprenditori”. In Italia, spiega l’associazione, il numero dei Pos installati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e a 1,2 milioni in Germania. Con un incremento di circa il 60% negli ultimi cinque anni. Nel nostro Paese le transazioni emesse risultano essere complessivamente con carte di credito, prepagate e di debito. Difatti, sono passate da circa 1 miliardo e 700 mila del 2011 a oltre 3 miliardi del 2016, con un incremento di quasi l’80%. “E’, quindi, evidente – sottolinea infine Confcommercio – che su questo argomento sia necessario superare i luoghi comuni e le facili strumentalizzazioni”.

Resta il fatto per i consumatori che possano sempre avere un buon punto di riferimento in associazioni del Consumatore quale ad esempio Altroconsumo che, a quanto si evince dal sito, dà la possibilità di avere carte di credito agevolate. Carte di credito che dovrebbero già in essere strumento valido di risparmio e non di arricchimento delle banche. Le banche sono sempre più argomento di discussione tra molti Italiani; alcuni di loro sono dell’idea che non bisognerebbe mettere i propri risparmi all’interno dei conti correnti. Possibile sia vero? Per ora si potrà usifruire della buona e giusta novità del Bancomat.