> > Bari, il biglietto omofobo sulla porta di un cittadino: "Vatti a curare"

Bari, il biglietto omofobo sulla porta di un cittadino: "Vatti a curare"

La vittima del gesto omofobo è intenzionata a sollecitare provvedimenti

Il racconto di "Michele" dopo il ritrovamento di quel biglietto omofobo sulla porta: la rabbia di un cittadino e delle associazioni

Arriva dalla Puglia la storia di “Michele”, che in provincia di Bari ha dovuto fare i conti con il biglietto omofobo sulla porta di un cittadino: “Vatti a curare, ricchi***”. L’uomo ha trovato quel triste simulacro di barbarie attaccato con lo scotch all’ingresso della sua abitazione di Bitonto e, malgrado la paura per possibili ritorsioni, è intenzionato ad andare a fondo della faccenda.

Biglietto omofobo sulla porta di un cittadino

Non potrebbe fare altrimenti, a considerare il testo del biglietto che Michele (nome di fantasia) ha trovato qualche giorno fa sulla porta della sua casa. Quel vergognoso messaggio omofobo era stato lasciato con del nastro adesivo ed il 30enne non vuole che la cosa resti impunita. Ha detto Michele: “Non è possibile che nel 2023 c’è ancora chi giudica, non consente la libertà personale, chi considera l’omosessualità una malattia per farsi curare“.

Il racconto sul ritrovamento dello scritto

Poi il racconto riportato da Fanpage: “Ero di ritorno a casa e arrivato alla porta ho trovato questo biglietto attaccato con lo scotch. Sono rimasto di ghiaccio. Ero distrutto. Non riuscivo neanche a muovermi”. Il 30enne ha spiegato che quelle parole “mi hanno fatto malissimo, prenderò sicuramente dei provvedimenti. Lo faccio soprattutto per difendere le tante, troppe persone, che ancora non riescono a vivere la propria sessualità come vorrebbero, limitati da una società che ci considera come diversi”. E non sono mancati gli attestati di solidarietà per l’uomo e le parole di condanna per gli autori.

La solidarietà per la vittima del gesto

ArciGay Bari fa sapere che “notizie come queste sono per noi la conferma che le politiche portate avanti da questo Governo, apertamente anti LGBT, costituiscono una minaccia per la nostra sicurezza e ci negano il diritto ad una vita serena, fomentano l’odio e incoraggiano atti violenti”. Francesco Paolo Ricci ha parlato di “un gesto assurdo e inammissibile, che la nostra comunità condanna fermamente, nel 2023 è davvero inconcepibile che una persona possa essere vittima di insulti e minacce riguardo i propri orientamenti sessuali“.