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Bari: prende la laurea a 37 anni e diventa dirigente d'azienda dove il padre fa il sindacalista

Bari

La storia di Barbara Santeramo è diventata un caso: laureata a 37 anni, è diventata subito dirigente dell'azienda di Bari dove il padre fa il sindacalista

L’azienda di trasporto Stp di Bari ha appena acquisito una nuova dirigente. Si tratta di una donna appena laureata di 37 anni. Ma lei è anche figlia di un sindacalista di spicco della stessa azienda.

La storia di Barbara Santeramo è diventata presto un caso mediatico. La donna è stata infatti nominata direttore amministrativo della Stp, l’azienda di trasporto pubblico locale partecipata dal Comune di Trani e dalla Città Metropolitana di Bari, solo nove giorni dopo il conseguimento della laurea in Giurisprudenza, con tanto di 110 e lode. Barbara lavora in quell’azienda da oltre dieci anni e per la promozione a direttore non era necessario nessun concorso, tranne che la laurea magistrale.

A far creare tanto subbuglio mediatico e non, è il fatto che la neodirigente sia la figlia di Michele Santeramo, segretario provinciale Ugl nonché capo delle relazioni industriali dell’azienda. Il sindacalista però ha provato a spiegare le proprie ragioni: “Io non ne sapevo nulla. Non tutti i sindacati erano stati avvertiti. Ma in ogni caso non c’entro niente con questa nomina”. Anche l’Ugl difende la donna: “Solo strumentalizzazioni, Barbara è una ragazza molto brillante che ha già ricoperto il ruolo di responsabile delle risorse umane. Si è liberata una posizione organizzativa a tempo determinato. E l’azienda ha fatto la nuova nomina. La competenza è stata premiata da una società che, è bene ricordarlo, non è tenuta a fare concorsi pubblici”.

Bari: polemiche per la nomina della 37enne senza concorso pubblico

La vicenda ha quindi dato il via ad aspre polemiche. La questione impazza in internet e sui social, mentre si rincorrono i commenti perplessi di molti. A maggior ragione perché la nomina è avvenuta senza concorso pubblico e senza una selezione interna. Tutto ha avuto inizio quando la Stp si è messa alla ricerca di un nuovo direttore amministrativo. Un compito delicato e di responsabilità, a cui legittimamente aspirava Barbara Santeramo.

A soli nove giorni dal cosiddetto pezzo di carta, Barbara è quindi diventa dirigente amministrativa dell’azienda. Promozione a tempo da record, una sorta di miracolo in una regione come la Puglia, dove la disoccupazione nel 2017 si attesterà intorno al 18%, mentre quella giovanile intorno al 46%.

La notizia ha suscitato grande clamore anche tra i sindacati, che da diverso tempo si battono per la trasparenza nella Stp. Al punto che, appena pochi giorni prima, le organizzazioni avevano inviato una lettera all’azienda mettendo in evidenza una serie di problemi interni. Dalla mancata assunzione di vincitori di concorso all’assunzione di personale interinale, fino alla non erogazione dei premi di risultato.

A quanto sembra non ne sapeva nulla nemmeno il padre della diretta interessata. Michele Santeramo ha infatti detto di essere stato all’oscuro di tutto, assicurando che il suo ruolo non ha avuto influenze sulle decisioni dell’azienda. Anche all’interno della stessa Ugl tutti hanno precisato che si tratta di una giovane molto capace, peraltro già responsabile in passato delle risorse umane. Ad ogni modo, la vicenda non è passata inosservata ai vertici nazionali dell’Ugl. I quali hanno inviato una lettera al padre della 37enne domandandogli di astenersi dalle relazioni sindacali nella Stp.