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Base militare a Pisa in un’area protetta, è polemica

Operatori del Gis in addestramento

Il governo italiano ha autorizzato la realizzazione di una nuova base militare a Pisa in un’area protetta. Le polemiche sono state molteplici.

Sulla nuova base militare a Coltano di Pisa “Camp Darby” situata in un’area protetta è polemica accesissima: da un lato ci sono rinnovate esigenze di sicurezza, dall’altra il dato per cui la cittadella militare dell’antiterrorismo voluta dal governo Draghi insiste su una zona con vincoli ambientali. In Gazzetta Ufficiale il governo italiano ha autorizzato la realizzazione di una nuova base militare nell’area protetta di Coltano. La leva è stata quella di un decreto approvato a fine maggio 2021 nell’ambito del Pnrr.

Polemica sulla nuova base militare a Pisa

Tuttavia non sono pochi quelli che spiegano come l’esecutivo abbia aggirato l’iter di autorizzazione. Ovviamente c’è una situazione di urgenza ed emergenza legata alla sicurezza nazionale, ma l’idea di costruire una cittadella militare proprio su un’area protetta non piace a molti. Ad ogni modo il presidente del Consiglio dei ministri ha decretato “l’intervento infrastrutturale per la realizzazione della sede del Gruppo intervento speciale, del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e del centro Cinofili di Pisa in area Coltano”.

Le parole del presidente del parco Bani

E Lorenzo Bani, presidente del parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, pur non contestando le circostanze emergenziali legate al conflitto, mette in guardia sull’impatto che avrà la realizzazione di questa nuova base militare sull’ecosistema ambientale della zona: “Sarà devastante. Mi infastidisce molto che abbiano scelto un’area protetta, senza un percorso di partecipazione con le istituzioni e la cittadinanza. Non metto in dubbio l’importanza della sicurezza nazionale e credo che le decisioni del governo siano state prese a causa del conflitto in Ucraina: tornare indietro è molto difficile, se non impossibile”.