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Basset hound accompagna i bambini in sala operatoria

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Il progetto di pet therapy si è sviluppato all'ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze, grazie anche alle associazioni di volontariato.

La permanenza in ospedale non è un’esperienza piacevole per un bambino. La pet therapy rappresenta un modo per distrarre i piccoli pazienti e favorirne il recupero. Al reparto pediatrico dell’Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze è arrivato un basset hound, che accompagna i pazienti più giovani per tutto il tragitto fino alla sala operatoria. Il progetto è stato finanziato dall’organizzazione no-profit ‘Vorrei prendere il treno’, mediante una raccolta fondi, con la collaborazione di Benedetta Fragorzi dell’Associazione ‘Il Poderaccio- Accademia Cinofila Fiorentina ASD’, il cui referente è Giovanna Carlini.

Basset Hound e i piccoli pazienti

L’ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze ha sviluppato un progetto per favorire l’ingresso di un cane, Serena, all’interno dei due reparti pediatrici presenti nella struttura sanitaria. La notizia è stata data tramite un comunicato, pubblicato sul sito web dell’Asl Toscana centro, del 5 luglio. “Il reparto pediatrico dell’ospedale Santa Maria Annunziata ha aperto le porte a Serena”, annuncia la nota. Il basset hound, circa due volte al mese, accompagna i piccoli pazienti in sala operatoria, per poi aspettarli, una volta concluso l’intervento chirurgico. L’iniziativa è rivolta soprattutto ai bambini che sono stati sottoposti agli interventi di tonsillectomia e adenoidectomia, precisa il comunicato. “I bambini ospedalizzati hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa- ha spiegato il direttore dell’area pediatrica dell’Asl Toscana, Marco Pezzati- perché li aiuta a vivere meglio un momento difficile”. Trovarsi in un ambiente estraneo, lo stato di malessere e la paura dell’operazione chirurgica possono essere fattori destabilizzanti per un bambino. La presenza di Serena fa trascorrere degli attimi di gioia ai bimbi ospedalizzati. “Auspico- continua il direttore dell’Asl Marco Pezzati- che iniziative del genere si possano replicare anche negli altri reparti pediatrici della nostra Azienda; è ormai dimostrato che nel percorso di cura, anche dei piccoli pazienti, la vicinanza degli animali da compagnia rappresenta un eccezionale sostegno”.

Il progetto

Il progetto è stato coordinato dalla Onlus ‘Vorrei prendere il treno’. Sul sito web dell’organizzazione no-profit, ci sono maggiori dettagli in merito all’iniziativa, che ha riscosso un gran successo tra i bambini ospedalizzati. “Le procedure terapeutiche di un piccolo paziente rappresentano un aspetto molto rilevante della malattia- si legge- il bambino tende infatti ad attribuire il dolore e la paura delle terapie alle persone che le propongono e le praticano. Da qui nasce l’esigenza di aiutare il bambino ospedalizzato in modo che possa vivere l’ospedalizzazione in modo positivo, contribuendo al suo processo di crescita e maturazione”. Tra le varie attività, anche ludiche, che aiutano a rasserena i piccoli pazienti vi è la pet therapy: “il contatto con gli animali risveglia nei piccoli malati la naturale curiosità di toccare, coccolare, accarezzare, cioè d’instaurare un rapporto”. In questo modo i bimbi, pur in un contesto oggettivamente complicato, vivono un momento di serenità. “I bambini e i loro genitori trascorrono così momenti speciali, convincendosi del fatto che l’ospedale non è solo un luogo dove si fanno cose spiacevoli e dolorose”, continua la Onlus.