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Bce, ripresa economica a rischio: il pericolo delle varianti Covid

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La Bce ha espresso alcune considerazioni sul rischio rappresentato dalla diffusione delle varianti Covid rispetto alla ripresa economica dell’Europa.

La Banca Centrale Europea (Bce) ha rilasciato alcune dichiarazioni circa la ripresa economica dell’Unione Europea al tempo della pandemia da coronavirus.

Bce, ripresa economica a rischio: il pericolo delle varianti Covid

Nel corso dell’ultima riunione risalente al mese di luglio 2021, la Bce ha redatto alcuni verbali nei quali viene affrontato il tema della ripresa economica da attuare in risposta alle difficoltà vissute nel corso della pandemia. Nei verbali, infatti, è possibile leggere quanto segue: “La diffusione delle nuove varianti del COVID-19 continua a essere una delle principali preoccupazioni per la ripresa economica globale e dell’area dell’euro”.

I timori della Bce, quindi, riguardano un eventuale rinvigorimento della pandemia causata dalle varianti SARS-CoV-2 che potrebbe rappresentare un nuovo stop per l’economia, generando difficoltà di considerevole portata.

Bce, ripresa economica post-pandemia a rischio: i verbali

Nei verbali della Bce, inoltre, viene illustrato come la ripresa dell’economia europea stia procedendo in modo incoraggiante. Tuttavia, “sul rimbalzo dell’economia pesano crescenti strozzature nelle forniture”.

In occasione della riunione di luglio, poi, è stato anche “reiterato che mantenere condizioni di finanziamento favorevolisu tutti i settori per la durata della crisi pandemica resta essenziale perché l’attuale rimbalzo si trasformi in un’espansione durevole e per contrastare gli impatti negativi della pandemia sull’inflazione”.

Bce, ripresa economica a rischio: il mercato soffre per la pandemia

Infine, nei verbali dell’ultimo incontro del Consiglio direttivo dell’Eurotower viene spiegato: “Il mercato del lavoro ha continuato a soffrire a causa della pandemia, ma gli indicatori e i sondaggi segnalano una robusta crescitadell’occupazione nei prossimi mesi”.

Per quanto riguarda la nuova guidance della Bce, ancora, essa “non implica necessariamente tassi bassi per più tempo” nel caso in cui vengano raggiunti tempestivamente gli obiettivi di inflazione indicati.