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Be water: alla piscina Cozzi a Milano tuffo nell'arte di Cattelan

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Milano, 7 set. (askanews) - Un tuffo nell'arte fuori dagli schemi di Maurizio Cattelan. Da oggi a Milano è letteralmente possibile grazie a Be water, l'opera di Toiletpaper, progetto editoriale di Cattelan e del fotografo Pierpaolo Ferrari, che domina la parete di fondo e si riflette sulla superf...

Milano, 7 set. (askanews) – Un tuffo nell’arte fuori dagli schemi di Maurizio Cattelan. Da oggi a Milano è letteralmente possibile grazie a Be water, l’opera di Toiletpaper, progetto editoriale di Cattelan e del fotografo Pierpaolo Ferrari, che domina la parete di fondo e si riflette sulla superficie della monumentale piscina Cozzi inugurata nel 1934. Presentato in occasione della design week, il progetto, promosso da Comune di Milano e Milanosport, è realizzato in collaborazione con Desigual, che con Toiletpaper condivide l’approccio fuori dagli schemi alla creatività come ci ha raccontato Thomas Meyer, fondatore e presidente del brand di moda spagnolo

“Questa è una prima collaborazione con Maurizio e Toiletpaper di cui siamo molto felici. Penso sia l’inizio di una storia di collaborazioni con loro, nata per ipirare un po’ il mondo. L abbiamo fatto perché è nel nostro DNA fare cose diverse, rompere gli schemi, l’abbiamo sempre fatto, fa parte di Desigual e vogliamo continuare a farlo”.

Be water è una sorta di omaggio alla “sua” piscina milanese da parte di Cattelan apparso a fine presentazione in abiti da bagnino. Il gigantesco murale – 246 metri quadrati dipinti in due parti intorno al velario – è nato partendo da una fotografia del magazine Toiletpaper. Qui la superficie “acquea” ha perso la sua trasparenza e copre statica il corpo di una donna distesa, di cui emergono solo mani e viso illuminati da labbra e unghie rosso fuoco. A restituire trasparenza e movimento ci pensa il riflesso dell’opera sulla superficie della piscina, in una sorta di cortocircuito che interroga l’osservatore immerso con sguardo e corpo.

“L’acqua è vita e rinascita e nelle circostanze difficili che stiamo vivendo abbiamo proprio bisogno di respirare, riconnetterci – ha aggiunto Meyer – La piscina direi che rappresenta un po’ un utero materno che ci riporta indietro alla nascita. E’ una simbologia meravigliosa per questa fase di ripresa: l’idea è proprio quella di riconnetterci, connetterci all’arte, alla natura, connetterci con noi stessi”.

L’installazione, frutto di una proficua collaborazione tra pubblico e privato, dopo la straordinaria apertura nella settimana del design, rimarrà esposta alla Cozzi fino a settembre 2022. Un Ma in un futuro anche prossimo dalla collaborazione tra il brand di moda spagnolo e Toiletpaper ci sono altre iniziative, pronte a spaesare, in Italia e nel resto del mondo.