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Beatrice Venezi dirige due opere di Puccini a Milano

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Milano, 13 ott. (askanews) - Dopo quasi 17 anni di assenza l'opera torna al TAM Teatro Arcimboldi di Milano con due importanti titoli pucciniani, Suor Angelica e Gianni Schicchi il prossimo 14 ottobre 2021. A dirigere l'Orchestra Filarmonica Italiana il Maestro Beatrice Venezi che racconta così...

Milano, 13 ott. (askanews) – Dopo quasi 17 anni di assenza l’opera torna al TAM Teatro Arcimboldi di Milano con due importanti titoli pucciniani, Suor Angelica e Gianni Schicchi il prossimo 14 ottobre 2021.

A dirigere l’Orchestra Filarmonica Italiana il Maestro Beatrice Venezi che racconta così questa nuova sfida.

“Per me è un evento molto importante perchè arriva dopo due anni di grande difficoltà per il nostro settore e per tutti gli artisti. È estremamente significativo tornare in un teatro così importante a capienza piena, con un cast di giovani, con due opere italiane di Giacomo Puccini che tra l’altro è mio conterraneo e con cui da sempre ho un rapporto speciale. È tutto carico di significato per quel che mi riguarda”

Classe 1990, Beatrice Venezi in breve tempo è diventata una artista di calibro internazionale e anche volto popolare grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo come co conduttrice accanto ad Amadeus.

“L’intento di andare a Sanremo è proprio quello di dire: sono un direttore d’orchestra e mi occupo di musica diversa dal pop e dal rock, ma alla fine sempre di musica stiamo parlando, e soprattutto anche la musica classica deve essere alla portata di tutti, deve essere qualcosa di popolare”.

Molto attiva sui social, dove si impegna anche per far conoscere la lirica e la musica classica ai più giovani. E’ un direttore d’orchestra in abito da sera ma anche in scarpe da tennis. Questi sono i molti volti di Beatrice Venezi.

“Io mi sento tanto da scarpe da tennis e jeans quando sono in prova, con capelli legati e senza trucco e allo stesso tempo quando salgo sul palco, credo sia una forma di rispetto nei confronti del pubblico il fatto di presentarmi curata, e non rinuncio alla mia femminilità perchè svolgo un ruolo tipicamente maschile, quello del direttore d’orchestra”.

Nel 2018 è stata inserita tra i 100 under 30 più influenti al mondo dalla rivista internazionale Forbes, alle critiche risponde così.

“Sono molto soddisfatta di quello che ho fatto in 31 anni non vendendo da una famiglia di musicisti, non essendo politicamente appoggiata, non avendo tessere di partito, e nessuna lobby, tutto considerato questo credo che le persone da criticare siano quelle che hanno fatto carriera grazie a queste cose di cui ho parlato. Il non ho un padre che mi ha comprato un’orchestra o un posto in teatro, sono quelle le persone da criticare. Tutto quel poco che ho fatto l’ho fatto da sola e ne sono estremamente fiera”.