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Beirut, liberati i dipendenti di una banca tenuti in ostaggio

Il rapitore di Beirut

Liberati tutti gli ostaggi di una banca a Beirut. Il rapitore è acclamato da una folla di manifestanti che è contro il governo libanese.

I dipendenti di una banca libanese presi in ostaggio a Beirut sono stati finalmente liberati. Un uomo armato aveva chiesto di sbloccare il suo conto corrente. Il rapitore è sostenuto da numerosi manifestanti che insorgono contro il governo.

Beirut, liberati i dipendenti di una banca tenuti in ostaggio

La banca presa di mira è situata in via Hamra, a Beirut, capitale del Libano. L’uomo è entrato a volto scoperto, armato di mitra e con una tanica di benzina pretendendo 210.000 dollari. Dopo lunghe trattative, il rapitore ha accettato la cifra di 30.000 dollari ed ha liberato i dipendenti della banca che teneva in ostaggio. Purtroppo, a causa di una delle più grandi crisi economiche della Nazione, non è la prima volta che il Libano è protagonista di questi episodi. Intanto molti manifestanti hanno difeso il rapitore ed hanno continuato a protestare contro il governo chiedendo di sbloccare i loro conti.

La crisi economica in Libano

Il motivo che ha portato il rapitore a compiere tale gesto è stata l’esasperazione che stanno vivendo molti cittadini libanesi. All’uomo, come a tanti altri, è stato bloccato il suo conto corrente a causa di una grossa crisi economica. Il governo libanese, dal 2019, ha deciso di congelare tutti i risparmi in euro e in dollari. Al momento la Lira libanese, come si apprende dal quotidiano La Repubblica, si è svalutata più del 95% rispetto al dollaro statunitense. Secondo le stime delle Nazioni Unite, l’80% della popolazione residente in Libano è stata ridotta in stato di povertà a causa del default finanziario