Non accenna a placarsi la polemica sugli ascensori bloccati presumibilmente per via di Belen. A intervenire sull’argomento è stato poche ore fa il direttore generale dell’Ospedale Giustinianeo di Padova, che durante una conferenza stampa ha negato ogni possibile trattamento di favore nei confronti della showgirl argentina.
“Non c’è stato nessun reparto bloccato. Nessun piano dell’ospedale è stato interamente dedicato alla figlia di Belen Rodriguez. La signora è stata ospite insieme a sua figlia Luna Marì in una stanza a pagamento al terzo piano”. Queste dunque le parole del direttore, che ha peraltro sottolineato come tra il 10 e l’11 luglio 2021 nel reparto di ostetricia e ginecologia della struttura c’erano altre 16 persone.

Belen dopo il parto: la nuova polemica sull’ospedale
Come precisa ancora il dirigente, la presentatrice “non ha creato alcun problema a noi e alle altre degenti, né tantomeno all’organizzazione del reparto. Non c’è stata alcuna costrizione nei confronti del personale a spendere ulteriori energie oltre il normale lavoro”.
Rimarcando di aver sì ospitato un personaggio famoso, il responsabile ha comunque ribadito di averla “trattata come tutte le altre. C’è stata solo la presenza della vigilanza, ma non tanto per lei, quanto per tutte le altre persone. In modo da evitare che fan e curiosi potessero creare problemi al terzo piano”. L’ordine di servizio apparso sulle porte del reparto sarebbe infine stato un’indicazione lasciata sulla scrivania dell’addetto alla sicurezza, fotografato ed evidentemente circolato dapprima sulle chat e poi sui social. Su tale dettaglio l’ospedale ha ora aperto un’indagine interna, cos’ da chiarire le eventuali responsabilità.