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Bella Ciao, non solo testo originale: tutte le versioni e gli adattamenti della canzone partigiana

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Bella Ciao, versioni internazionali: tutti gli adattamenti del canto dei partigiani in Italia e all’estero, alla Casa di Carta e alla resistenza ucraina.

Nell’immaginario collettivo, Bella Ciao rappresenta la canzone della Resistenza e dei partigiani per eccellenza. Quali sono tutte le versioni e gli adattamenti che il brano ha avuto con il trascorrere degli anni?

Versione originale di Bella Ciao: il vero significato della canzone della Resistenza

Nella giornata del 25 aprile, in Italia, si tengono i festeggiamenti per il giorno della Liberazione dal regime nazifascista. All’evento, è strettamente legata la canzone “Bella Ciao”, da sempre intesa come la canzone di riferimento della Resistenza e dei Partigiani.

Il brano, tuttavia, come spiegato dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) si è trasformata nell’inno della Resistenza solo circa vent’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Svariate fonti e rinomati storici, infatti, hanno rivelato che in realtà la canzone venne poco cantata durante il secondo conflitto mondiale e il periodo della Resistenza, diffondendosi dopo la Liberazione.

A ogni modo, la fortuna del brano dipende dal fatto che Bella Ciao ha un testo che rimanda a valori universali di libertà e opposizione contro dittature e guerre. Riferimenti che esulano dal colore politico, dal credo religioso e dalla “fazione” di appartenenza, mettendo in risalto in tutta la sua potenza e disperazione la figura dell’oppresso.

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Bella Ciao come inno di libertà: la versione ucraina del testo

Nel 2022, la cantante folk Khrystyna Solovyy ha realizzato una nuova versione di Bella Ciao che si è rapidamente trasformata nell’inno della Resistenza ucraina. La cantante, particolarmente conosciuta sul web, ha deciso di realizzare la cover riadattando il testo alla guerra tra Russia e Ucraina.

Per quanto riguarda il testo della versione ucraina di Bella Ciao, la cover è stata ribattezzata “La rabbia ucraina” ed è intrisa di riferimenti legati al conflitto tra Mosca e Kiev. Verso dopo verso, infatti, la cantante Solovyy si scaglia contro la brutalità dei russi che hanno deciso di invadere la sua Patria, esaltando il ruolo delle truppe ucraine, determinate a combattere. In quest’ottica, la cover si chiude con la strofa: “Presto li distruggeremo / E conquisteremo la nostra libertà / E ci sarà di nuovo la pace”.

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La versione spagnola, francese e inglese di Bella Ciao: dalla Casa di Carta alla lotta contro il cambiamento climatico

Negli ultimi anni, prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino, Bella Ciao è diventata virale nel mondo intero quando è stata cantata nella popolare serie tv spagnola distribuita da Netflix La Casa di Carta. Nella serie, El Profesor e suo fratello Berlino intonano una versione amatoriale del brano con accento marcatamente spagnolo.

Da quel momento, Bella Ciao si è trasformata nel simbolo della Resistenza della banda spagnola, venendo ripetutamente proposta durante le varie stagioni e venendo realizzata anche in versione stile Cumbia con maracas e bonghi.

La versione iberica de La Casa di Carta non è l’unica ad essere stata realizzata al di fuori dei confini italiani. Tra le tante cover che spaziano tra ritmi disco, remix e mashup, una di quelle più famose è quella del cantante e attore italiano naturalizzato francese Yves Montand. L’artista, infatti, ha portato una versione francese del brano simbolo della Resistenza agli Eurovision del 1964.

Su Spotify, le ricerche suggeriscono Moderna City Ramblers, maschera della banda de La Casa di Carta o Manu Pilas. Su YouTube, sono Hardwell & Maddix, con il loro remix techno, ad aver fatto il boom di visualizzazioni con Bella Ciao.

Il musicista statunitense di origini ebraiche, Marc Ribot, poi, ha realizzato l’album Songs of Resistance 1942 – 2018, distribuito appunto nel 2018. Tra le canzoni che hanno fatto la storia, ha inserito anche Bella Ciao, interpretata dall’amico Tom Waits. La coppia ha dato vita a una versione estremamente federe al canto partigiano originale.

Bella Ciao, infine, viene cantata nelle piazze anche dagli attivisti che lottano contro il cambiamento climatico.

Le migliori versioni di Bella Ciao nella musica

Tra le migliori versioni di Bella Ciao prodotte nel corso degli anni, possono essere ricordate (oltre alle già citate) quella di Milva del 1965. In questa circostanza, la cantante presentò a Canzonissima la versione che riteneva erroneamente antecedente al canto della Resistenza, che esordiva con: “Alla mattina appena alzata / in risaia mi tocca andar”.

Bella Ciao è stata cantata anche da Giorgio Gaber, che ha trasformato il canto partigiano in una miscela di sonorità folk e rock; da Maria Frantuori e Mercedes Sosa, che si ribellarono rispettivamente alla dittatura dei Colonnelli in Grecia e al regime militare in Argentina; dai Grup Yorum, band di origine turca che ha prodotto una della più toccanti interpretazioni del brano; da Goran Bregovic, musicista bosniaco che canta la canzone regolarmente durante i concerti.