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Benny Loves You: recensione della nuova horror comedy su Prime Video

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Benny Loves You, presentato in anteprima al Trieste Science+Fiction Festival 2020, arriva finalmente in streaming in Italia sul canale Midnight Factory.

Finalmente disponibile in streaming su Amazon Prime Video l’horror comedy inglese Benny Loves You (id, 2019) diretto, scritto e interpretato da Karl Holt.

La trama di Benny Loves You

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Jack (Karl Holt), un giovane progettista di giocattoli, perde improvvisamente i genitori, per via di alcuni bizzarri incidenti, il giorno del suo compleanno. Questo evento lo traumatizzerà costringendolo ad abbandonare il suo carattere da bambinone e crescere per impedire che la sua vita vada in pezzi.

Per fare questo butterà via tutti i suoi giocattoli incluso Benny, un pupazzo di stoffa rossa regalatogli dalla madre per farlo dormire da piccolo.

Questo evento innescherà una sorta d maledizione che renderà Benny un essere vivente e sadico che ucciderà tutti coloro che faranno del male a Jack, così da conservare per sempre la loro amicizia. Ad ogni costo anche se dovesse uccidere tutti coloro che gli stanno vicini, persino chi lo ama.

Benny Loves You: splatter, horror e commedia

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Benny Loves You, presentato in anteprima al Trieste Science+Fiction Festival 2020, arriva finalmente in streaming in Italia sul canale Midnight Factory dopo una lunga e trionfale marcia tra festival nazionali ed internazionali dove ha incontrato il plauso del pubblico e della critica.

La trama non è nuova al cinema horror dato che di film con il pupazzo maligno che prende vita e miete le sue vittime ne abbiamo visto a bizzeffe tra cui la famosissima saga Puppet Master o l’iconica saga di Chucky, protagonista di La Bambola Assassina, ma il regista Karl Holt è riuscito a rendere la sua pellicola originale e mai derivativa.

Il pupazzo Benny infatti risulta una creazione assolutamente originale con un design infantile che fa da contrappunto alle azioni violente, sanguinarie e maligne del peluche. I fan dell’horror avranno pane per i loro denti perché il film risulta, sin dalla prima scena, un vero e proprio festival delle budella, del sangue a litri e delle decapitazioni. Tra cui segnalo una inquietante quanto stupefacente esportazioni di viscere grazie ad un’aspirapolvere.

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Karl Holt riesce a fondere perfettamente la violenza degli omicidi con l’umorismo surreale e cinico tipico del cinema di Edgar Wright, di cui viene anche citato il tipico stile di montaggio serrato, cui però fa capolino una storia di crescita personale a cui ognuno di noi è dovuto andare in contro liberandoci dei giocattoli a cui tenevamo di più piccoli.

Inoltre troveranno pane per i loro denti anche gli amanti degli anni ’80 grazie alle citazioni che il regista decide di disseminare nel film in contesti talmente strani che vi strapperanno più di una risata. Come la fuga dal proprio capo che riprende perfettamente una sequenza del cult Jurassic Park (id, Steven Spielberg, 1993).

Una pellicola divertente che riuscirà, con il proprio perfetto equilibrio tra horror e commedia, a intrattenervi per tutta la sua durata.