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Beppe Fiorello difende Lucano e chiede aiuto al Papa

Beppe Fiorello

Beppe Fiorello difende il sindaco di Riace, sostenendo che Mimmo Lucano "è stato arrestato per aver accolto non per aver favoreggiato".

Beppe Fiorello prende le difese di Mimmo Lucano, il sindaco di Riace finito ai domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’attore, che aveva girato una fiction proprio nel comune calabrese guidato da Lucano, afferma che “qualcuno si porterà sulla coscienza la vita di un uomo straordinario”.

Beppe Fiorello difende Lucano

“Mimmo Lucano, crederò in te più di prima. Qualcuno si porterà sulla coscienza la vita di un uomo straordinario, io lo so che Mimmo non sopporterà questa vergogna, ora cerco parole per difenderlo ma mi rendo conto che non va più difeso, va amato come lui ama il prossimo” scrive su Twitter l’attore Beppe Fiorello. Questa mattina infatti la Guardia di Finanza, al termine dell’operazione “Xenia”, ha arrestato il sindaco di Riace per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti.

Il procuratore di Locri, Luigi D’Alessio, assicura che la misura cautelare è stata emessa solo a seguito di “approfondite indagini” durante le quale “è emersa la particolare spregiudicatezza del sindaco Lucano, nonostante il ruolo istituzionale rivestito, nell’organizzare veri e propri ‘matrimoni di convenienza’ tra cittadini riaccesi e donne straniere, al fine di favorire illecitamente la permanenza di queste ultime nel territorio italiano”.

Gli stessi reati sono stati contestati alla compagna del sindaco di Riace, Tesfahun Lemlem, con la quale, sempre secondo l’accusa, Lucano aveva “architettato degli espedienti criminosi, tanto semplici quanto efficaci, volti ad aggirare la disciplina prevista dalle norme nazionali per ottenere l’ingresso in Italia”.

La fiction bloccata

Nonostante questo, Beppe Fiorello, va in soccorso di Mimmo Lucano, con cui è legato da un rapporto di stima e amicizia. Proprio nei mesi scorsi l’attore aveva girato a Riace una fiction dal titolo “Tutto il mondo è paese” che la Rai però non ha ancora mandato in onda. Sempre su Twitter, Fiorello si era quindi sfogato denunciando: “Non è la prima volta che una mia fiction viene bloccata – ricordando – anni fa le foibe, il governo di allora non gradì, poi la storia di Graziella Campagna, l’allora Min. della Giustizia si indignò, ora Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire”.

La Rai però aveva puntualizzato spiegando: “Non esiste alcun blocco della messa in onda. La fiction è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all’indagine, il Servizio Pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti”. Dopo l’arresto di oggi, difficilmente la tv di Stato deciderà quindi di trasmettere la fiction con protagonista Beppe Fiorello.

Gad Lerner con il sindaco di Lucano

Anche il giornalista Gad Lerner difende Lucano. Su Twitter scrive infatti: “Il mandato di arresto per il sindaco di Riace è uno schiaffo in faccia a chi pratica il dovere dell’accoglienza e conferma la pulsione fascistoide di cui sta cadendo preda il nostro paese. Solidarietà piena a Mimmo Lucano”. Beppe Fiorello aggiunge inoltre: “Siamo tutti in pericolo, punto. Il sindaco Domenico Lucano è stato arrestato per aver accolto non per aver favoreggiato, allora arrestateci tutti”. L’attore rivolge poi un appello a Papa Francesco: “Papa, a lei la parola, la spieghi lei a questa politica la differenza tra accogliere i bisognosi e favorire le mafie”.