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Beppe Grillo difende Giuseppe Conte: rosiconi chi lo critica

Beppe Grillo

Beppe Grillo dal suo blog difende Giuseppe Conte, considerato dai media un burattino nelle mani di Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Beppe Grillo non ci sta a sentir fior fior di opinionisti che bollano Giuseppe Conte come un burattino nelle mani dei due vicepremier. Dal suo blog il garante del M5S sottolinea come i media mainstream affermino implicitamente il fatto che “Conte è telecomandato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio”. Il comico sostiene però che in realtà “tutti stanno cercando di marionettizzare Conte”.

Beppe Grillo: rosiconi e pupari

Beppe Grillo irrompe nuovamente sulla scena politica prendendo le difese di Giuseppe Conte. Verso l’ora di pranzo, infatti, il garante del MoVimento 5 Stelle pubblica un post sul suo blog per analizzare le reazioni dei media dopo che il governo ha ottenuto la fiducia. “Capisco che possa essere frustrante per i pallidi rappresentanti del passato, ma è così” sottolinea Grillo, lanciando l’hashtag #rosiconi.

Ad infastidire il comico il fatto che i media e molti esponenti politici in questi giorni si siano soffermati, e molto, sul discorso programmatico di Conte presentato al Senato e alla Camera. Non ultima è stata Emma Bonino a evidenziare come il premier non abbia presentato nemmeno una cifra al Parlamento al momento di chiedere al fiducia. E questo nonostante abbia assicurato importanti politiche economiche, dalla flat tax al reddito di cittadinanza.

Beppe Grillo evidenzia quindi come il discorso di Conte sia stato “passato agli ultravioletti, al laser, alla critica formale del linguaggio”. E questo, aggiunge con “sullo sfondo, una persistente, continua, infamante allusione: ‘Conte parla dicendo quello che vogliono Di Maio e Salvini, è telecomandato'”. Il fondatore del M5S sostiene però che in realtà “tutti stanno cercando di marionettizzare Conte, persino quelli che accusano gli altri di farlo”.

Sinistra frou frou ed il Bilderberg

Beppe Grillo non punta il dito direttamente contro un determinato organo di informazione. Ma se si legge bene tra le righe la principale accusata e la Rai. Sul blog cita “i guru dell’informazione” che “dicono implicitamente: ‘Conte è telecomandato da Salvini e Di Maio, invece dovrebbe dire quello che vogliamo noi, che sappiamo le cose, che abbiamo una nostra rappresentante al Bilderberg, che rappresentiamo da moltissimi anni acriticamente chi ha servito le banche e la finanza sino a ieri. Ma noi continuiamo e continueremo a farlo, nei nostri talk show'”.

Questa rappresentante al Bilderberg potrebbe essere quindi Monica Maggioni. La presidente della Rai, come riporta Mainfatti.it, è stata una cosiddetta bilderberger, visto che nel 2014 si è unita al Gotha della politica, della finanza e del mondo delle imprese. E non in veste di inviata.

Beppe Grillo prosegue sottolineando che “quelle sceneggiature rappresentano uno spazio virtuale per il telespettatore, dove chi vuole può sentirsi parte di quell’enorme Bilderberg allargato che i tromboni di quarto e quinto potere hanno inscenato”. E chi ne fa parte? Il comico non ha dubbi: “Io chiamo sinistra frou frou“. Ovvero “sono i rappresentanti di quell’illusorio salotto buono del pensiero unico che ha tanto lavorato perché i diritti dei cittadini e la sovranità del popolo italiano fossero gradualmente storpiati, volti al basso, da una nuova cultura di sinistra”.

Minoranza vuole essere maggioranza mediatica

Il garante dei pentastellati avverte quindi che “oggi le marionette della finanza sono in minoranza parlamentare, ma continuano a essere maggioranza mediatica”. Beppe Grillo però assicura: “Non riusciranno a far dimenticare agli italiani che questo governo è il primo segno di un cambiamento molto profondo, quello dei tipi umani che governeranno il Paese: – concludendo – la pazienza e il bon ton di Giuseppe Conte li illudono di riuscirci soltanto perché non si abbassa a smascherarli”.