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Beppe Sala: "Milano capitale del design, con uno sguardo verso il futuro"

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"Due le cose che mi preoccupano. Primo: la forchetta tra chi sta bene e chi fa fatica è larga. Secondo: la questione dell’abitare". Intervista al sindaco di Milano Beppe Sala.

«Milano è una città che ha sempre uno sguardo al futuro. Ha il coraggio di rilanciare e dà il meglio di sé quando è costretta a cambiare». Nella capitale del design (qui è concentrato il 18% del valore aggiunto del settore, fonte Symbola), quasi 800 eventi per la Design Week, per strada molte lingue del mondo, il sindaco Giuseppe Sala racconta cosa lo rende orgoglioso e cosa lo preoccupa.

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Lo abbiamo incontrato alla presentazione di Dropcity, progetto di riqualificazione dei tunnel intorno alla stazione centrale, i 119 Magazzini Raccordati. Erano luoghi abbandonati di altissimo valore storico e forte impatto emotivo, che saranno presto un hub innovativo per designer, architetti, startup, neo laureati, collettivi di studenti e per chi vuole investire su stesso e avviare un’attività in questo settore.

«Milano ha sempre curato e censito gli albi professionali prima di altre città. Le professioni, l’artigianalità e la capacità di creare sono sempre state la nostra cifra. È la città dove succedono tante cose sia in centro sia in periferia» commenta il sindaco che elenca le novità dei suoi ultimi giorni.

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È appena stata inaugurata la Magnifica Fabbrica, la nuova sede dei laboratori della Scala nei vecchi stabilimenti della casa automobilistica Innocenti. Nel quartiere Rubattino nascerà un polo artistico, culturale e creativo. Poi il progetto residenziale Horti, in via Orti, che ha riqualificato un ex convento riportando in vita un luogo meraviglioso con giardino millenario, cantine a volte e orti. La riqualificazione dell’area Bovisa-Goccia, che sarà ceduta al Politecnico per farne centri di ricerca, hub per startup, residenze per gli studenti.

«Tutto questo ci dà fiducia. Conferma che la differenza tra Milano e le altre città è enorme: è nella collaborazione tra pubblico e privato. E si fa molto per i più giovani: Dropcity è un progetto che mi sta a cuore perché aiuta concretamente i talenti» aggiunge Sala.

L’idea di Dropcity è di un giovane architetto, Andrea Caputo: 10.000 mq e 28 tunnel rinasceranno a nuova vita. Ci saranno laboratori di falegnameria, un centro per la prototipazione e la modellistica con robot e stampanti 3D, un coworking verticale, una biblioteca tematica, e spazi gratuiti per chi vuole esporre i propri lavori. Il modello è inedito in Europa

«Proprio pensando alle difficoltà dei miei inizi a Milano, è nato questo progetto che vuole essere un facilitatore per i più giovani» ha raccontato Caputo. Dropcity è stato sviluppato grazie a Grandi Stazioni Retail e a un investimento di 16 Milioni di Euro di Nhood, società internazionale specializzata nelle riqualifiche urbane.

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Milano, i segnali della ripresa sono ovunque. Al Salone del Mobile, a Rho 200 mila metri quadrati, 2.175 espositori, il 27% di aziende straniere e 600 giovani del salone Satellite. C’è qualcosa che la preoccupa? «Due le cose che mi preoccupano. Primo: come in tutte le grandi città, la forchetta tra chi sta bene e chi fa fatica è larga. Non solo: i fenomeni inflazionistici la allargheranno sempre più e dobbiamo lavorarci. Secondo: la questione dell’abitare. Milano non ha ancora sufficienti abitazioni a prezzi più bassi e questo può creare problemi e selezionare i partecipanti alla città» risponde Sala

Ai più giovani, dice: «Non rassegnatevi. Vivere a Milano può essere più faticoso che altrove perché ti mette a dura prova ma ti dà più opportunità. Ci vuole determinazione. Ma qui si può ottenere ancora molto per la propria vita. E non solo per il proprio lavoro».