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Dalla provincia di Bergamo arriva un’altra tragica notizia: un ragazzo di 19 anni è morto in un incidente. Dalle prime ricostruzioni, sembra che il giovane abbia perso il controllo della sua moto mentre percorreva un curva. Così è finito contro un muretto.
Bergamo, incidente in moto: la vittima è un ragazzo di 19 anni
A distanza di poche ore dallo spaventoso incidente avvenuto a Desenzano del Garda, dalla provincia di Bergamo arriva un’altra drammatica notizia. Una giovane vita, quella di un ragazzo di 19 anni, è stata spezzata per sempre, così tragicamente e ingiustamente, a causa di un incidente stradale.
La giovane vittima abitava a Villongo. Il 19enne è morto schiantandosi con la sua moto. Sul luogo dell’incidente sono arrivati i soccorsi del 118. Tuttavia, ogni tentativo di salvare il ragazzo si è rivelato vano. Il quadro clinico è subito apparso critico. In seguito al violento impatto, le sue condizioni erano gravi. Lo schianto è avvenuto nella mattinata di venerdì 20 agosto 2021 a Foresto Sparso, nel Bergamasco.
Per eseguire i rilievi del caso e condurre i dovuti accertamenti, sono intervenuti anche la polizia locale e i carabinieri. A loro spetta il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, che ha scosso e travolto dal dolore la comunità cittadina.
Bergamo, incidente in moto: la dinamica
Dalle prime informazioni rese note finora, sembra che il ragazzo abbia sbandato mentre percorreva una curva, perdendo così il controllo della moto sulla quale viaggiava e finendo contro un muretto che delimita la strada. L’impatto con il muro pare sia stato particolarmente violento, tanto da compromettere il suo quadro clinico. Le gravi ferite e lesioni riportate non hanno permesso ai soccorritori di salvarlo.
Il 19enne non abitava distante dalla zona in cui è avvenuto l’incidente. Si trovava in strada perché diretto verso casa.
Bergamo, incidente in moto: aumentano i morti sulle strade italiane
La tragica notizia proveniente da Foresto Sparso conferma il continuo incremento delle vittime della strada. Per l’Asaps, infatti, “il post-lockdown è un bollettino di guerra”.
In Italia i morti sulle strade raggiungono numeri vertiginosi, più alti rispetto ad altri grandi Paesi europei.