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Berlino: arrestato tunisino forse coinvolto in attacco terroristico

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Nel suo smartphone il numero di Amri A Berlino è stato arrestato un 40enne tunisino presunto complice di Anis Amri nell’attentato al mercatino di Natale del 19 dicembre. L’arresto è stato confermato la procura generale del capitale tedesca, la quale ha riferito che l’uomo aveva il numero...

Nel suo smartphone il numero di Amri

A Berlino è stato arrestato un 40enne tunisino presunto complice di Anis Amri nell’attentato al mercatino di Natale del 19 dicembre. L’arresto è stato confermato la procura generale del capitale tedesca, la quale ha riferito che l’uomo aveva il numero di Amri nella rubrica del telefonino.

Continuano le indagini

Intanto gli inquirenti continuano a lavorare per ricostruire gli spostamenti del 24enne tunisino che avrebbe compiuto l’attacco in cui sono morte 12 persone più il camionista del tir da lui usato e sono rimaste ferite 56 persone. E’ emerso che la scheda SIM in possesso di Anis Amri è sì olandese, ma non è mai stata utilizzata, per cui non ci sono prove che egli sia passato dall’Olanda per arrivare in Italia, dove è stato fermato per un normale controllo dei documenti ed ucciso da un poliziotto in sparatoria in cui aveva ferito un altro agente.

Di fatto risulta che Amri non è mai uscito dalla Stazione di Porta Nuova a Torino, prima di prendere il treno per la Stazione Centrale di Milano. Ha girato la stazione del capoluogo piemontese per un paio d’ore, ha acquistato un biglietto per il capoluogo lombardo ad una biglietteria automatica e infine è partito.

La Polizia di Stato è anche in attesa di una riproduzione del proiettile che Anis Amri avrebbe sparato al camionista polacco prima di compiere la strage, e fatto con una resina particolare. Collaborano la polizia tedesca, la Polizia Scientifica di Milano e quella di Roma.