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Berlusconi ad Alfano: le primarie te le paghi tu. Il Cavaliere pensa a un partito con Tremonti e Bossi

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Per Berlusconi il Pdl è un'esperienza finita. Il Cavaliere si sente tradito, lasciato solo dai suoi uomini che lo hanno costretto ad accettare le primarie. Lui non ci sta ad essere messo da parte. É convinto che con la sua lista farà incetta di voti. Una lista che, sorpresa sorpresa, prevede la p...

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Per Berlusconi il Pdl è un’esperienza finita. Il Cavaliere si sente tradito, lasciato solo dai suoi uomini che lo hanno costretto ad accettare le primarie. Lui non ci sta ad essere messo da parte. É convinto che con la sua lista farà incetta di voti. Una lista che, sorpresa sorpresa, prevede la presenza di Giulio Tremonti e il Cerchio Magico di Bossi. In sostanza, il solito vecchio spacciato per nuovo. Eppure Berlusconi è convinto che il “nuovo” (già sa di vecchio) progetto politico funzionerà. A completare il nuovo partito, ovviamente, i Berlusconiani rimasti, pochi a dire il vero. L’ex premier a quanto gli hanno leccato i piedi fino all’altro ieri, non sembra più un cavallo vincente. Si tratterà di un partito palesemente ostile a Monti ed euroscettico. Sono queste le carte che il Cavaliere vuole giocarsi. L’ex premier ieri sera si è fermato a cena a Palazzo Grazioli in compagnia, tra gli altri, di Angelino Alfano, Fabrizio Cicchitto, Denis Verdini e il tesoriere Rocco Crimi. Quest’ultimo ha fatto presente al Cavaliere che per le primarie servono 3 milioni e che le casse del partito sono vuote. Berlusconi si prende la sua prima, piccola, vendetta e dice chiaro e tondo ad Alfano e a tutti gli altri che le primarie se le possono pagare di tasca loro. Lui non caccerà un solo centesimo, le sue risorse le investirà nel nuovo partito che, se da un lato sarà comunque alleato del Pdl, dall’altro competerà per lo stesso “mercato” elettorale.
Vincenzo Borriello