> > Berlusconi: le cene ad Arcore mi hanno fatto male, rovinandomi ogni relazione

Berlusconi: le cene ad Arcore mi hanno fatto male, rovinandomi ogni relazione

cene

In una intervista che uscirà domani, Berlusconi si racconta dicendo che le cene ad Arcore lo hanno rovinato e gli hanno fatto male. Ecco le sue dichiarazioni.

Domani sul numero di Panorama potete trovare una intervista a Berlusconi. Silvio Berlusconi si racconta parlando di tutto, di Milan, di cene eleganti, di Macron, di politica e di molto altro. Berlusconi parla anche delle “cene eleganti” dicendo che la sua famiglia e i suoi amici ne hanno sofferto tantissimo. Berlusconi si racconta e parla di moltissime tematiche, dal Milan alla Rai alla politica.

Berlusconi parla poi delle cene eleganti ad Arcore dicendo che hanno ferito lui in primis. «Una storia brutta che ha fatto male a me, alla mia famiglia, a chi mi vuole bene, a tanti miei amici colpevoli solo di aver pranzato a casa del presidente del Consiglio e che ha rovinato la vita a tante ragazze. In quel momento della mia vita mi ero separato da Veronica: ero solo, lavoravo e lavoravo. Notte e giorno. Anche il sabato, anche la domenica. Nelle poche ore libere invitavo a cena a casa qualche amico, c’erano fra loro anche delle ragazze… Non potevo immaginare che un comportamento assolutamente corretto desse l’occasione a un uso inaccettabile degli strumenti di indagine, e una invenzione incredibile di fatti non provati…».

Per quanto riguarda la politica, si esprime sull’impossibilità di un Patto del Nazareno. «Stimo Paolo Gentiloni, ma noi siamo all’opposizione. Mi piace molto meno l’ambiguità, secondo la quale il governo Gentiloni è il governo del Pd quando fa comodo, e quando non conviene diventa un corpo estraneo, da richiamare all’ordine o addirittura da contestare, come è accaduto sulle norme per la legittima difesa». Parla poi di Grillo dicendo che se fosse stato al suo fianco non sarebbe mai diventato l’uomo e il politico che è oggi.

18.0.872626139-kwiH-U4332061285871l3G-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443

L’impegno con Forza Italia

Silvio Berlusconi si vede ancora alla guida del suo partito, Fi, ovvero Forza Italia. A prescindere di quanto succederà a Strasburgo, Berlusconi si vede ancora impegnato in questo partito con lui in prima linea pronto a combattere. “Ragiono su quella decisione e non mi nascondo mai la verità: anche al di là dei suoi effetti concreti, ha un significato immenso. In ballo non c’è solo il mio ritorno politico. Io, comunque vada, sarò in prima linea. Con o senza il nome sulla scheda».

Berlusconi continua dicendo di essere “una persona per bene, un contribuente onesto, e vuole che la sua onestà sia riconosciuta, se non dall’Italia, almeno dall’Europa, dove ci sono giudici che non prendono ordini da nessun”.

La questione Milan

Parla poi del Milan, di cui è stato presidente per tanti anni e che ora è nelle mani dei cinesi. “Chi non vota è rassegnato. La stessa rassegnazione che porta i nostri migliori giovani a cercare un avvenire all’estero, la stessa rassegnazione che porta molti imprenditori a chiudere o che li costringe a vendere agli stranieri, quando devono cedere un’attività, perché non esiste più un acquirente italiano credibile. È successo anche a me, con il Milan”.