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Silvio Berlusconi condannato a risarcire per il processo Mills: diffamò il pm

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Silvio Berlusconi è stato condannato per diffamazione dal Tribunale civile di Brescia. Nel 2006 aveva diffamato dei pm durante una conferenza ed un'intervista in radio.

L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato poco tempo fa condannato dal Tribunale civile di Brescia per diffamazione. Il Cavaliere aveva diffamato i pm del processo Mills, nel quale era coinvolto ed accusato di corruzione in atti giudiziari (accusa dalla quale venne prosciolto per prescrizione nel 2012, dopo che erano stati chiesti 5 anni). Silvio Berlusconi dovrà inoltre risarcire il pm Alfredo Robledo di 50.mila euro.

Berlusconi nel 2006

Il fatto risale a più di dieci anni fa. Dobbiamo infatti ritorna col calendario al 2006, quando Silvio Berlusconi fece una conferenza stampa il 6 aprile a Palazzo Chigi, i cui contenuti furono confermati e riaffermati il giorno seguente durante un’intervista radiofonica concessa a Radio Anch’io. il Cavaliere accusò, all’epoca, due pm di aver appositamente omesso di chiedere una rogatoria alle Bahamas, in quanto questa li avrebbe sbugiardati, e avrebbe provato inequivocabilmente l’innocenza del Cavaliere.

Nel dettaglio, ecco la frase decisiva pronunciata nell’ormai lontano 2006: “Mente senza dubbio la Procura… non c’è possibilità di errore, è la Procura che ha rifiutato di fare la giusta rogatoria quando i miei avvocati l’hanno insistentemente chiesta (…). Magistrati indegni che con i soldi degli italiani tramano contro il premier nel pieno della campagna elettorale”. Il Cavalliere Silvio Berlusconi, però, non era a conoscenza che quella rogatoria era stata chiesta, il 18 aprile 2005 e in altri due momenti successivi, senza che Bahamas rispondesse mai.

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Condanna del giudice

Il giudice Laura Frata ricorda che è documentale che la rogatoria venne chiesta, e quindi difetta il presupposto per il legittimo esercizio del diritto di critica. Pertanto, viene perciò data ragione al pm Alfredo Robledo, che fece causa a Berlusconi. Fabio De Pasquale, il secondo pm che condusse tutto il processo, invece si tirò fuori da quest’altro processo all’ex presidente del Consiglio.

Processo Mills

Il processo Mills è durato cinque anni, ed è partito il 13 marzo 2007. L’avvocato inglese David Mills è stato coinvolto nel processo, assieme a Silvio Berlusconi, che lo vedeva come imputato con l’accusa di corruzione e falsa testimoniaza. L’esito finale fu la prescrizione del reato nel processo penale e con la condanna al risarcimento di 250mila euro di danni alla Presidenza del Consiglio dei ministri costituitasi parte lesa, nel processo civile.

La prescrizione di Silvio Berlusconi nel processo Mills fu molto particolare. Questa fu possibile solo alla legge ad personam “ex Cirielli”, approvata nel 2005 dalla maggioranza berlusconiana. Prima, infatti, il reato di corruzione in atti giudiziari si prescriveva in 15 anni, scesi a dieci dopo l’approvazione della norma. Per l’ex premier, il pm Fabio De Pasquale aveva chiesto 5 anni di reclusione con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Come è stato più volte detto, però, prescrizione non significa assoluzione.