> > Berlusconi sul Premier: "Non posso fare il nome di Tajani"

Berlusconi sul Premier: "Non posso fare il nome di Tajani"

Berlusconi

Per il leader di Forza Italia, "sarebbe un candidato eccellente, Roma tornerebbe a contare in Ue".

A sei giorni dalle elezioni politiche, i partiti provano ad assestare gli ultimi colpi sotto forma di promesse elettorali, nella speranza di convincere anche gli indecisi. Uno dei dubbi di questa campagna elettorale è quello relativo a chi sarà il premier nel caso in cui dovesse vincere le elezioni il centrodestra. Secondo gli ultimi sondaggi, la coalizione portata avanti dal trio Berlusconi-Salvini-Meloni, sarebbe leggermente in vantaggio al punto tale da sperare di poter ottenere la maggioranza necessaria in Senato per governare il Paese.

Berlusconi ed il futuro premier

Nel caso in cui dovesse essere il centrodestra ad aggiudicarsi le elezioni, si dovrà sciogliere il nodo relativo al futuro premier. Bisognerà trovare una figura che possa rappresentare appieno le idee della coalizione dell’intera destra, ed essere una persona rispettata in Europa. Per questo motivo, a più riprese Silvio Berlusconi aveva fatto il nome di Antonio Tajani, fedelissimo di Forza Italia, e che in Europa ha un peso rilevante. Un nome che continua a circolare e che il leader di Forza Italia conferma: “Sono vincolato da lui, per l’altissima carica che ricopre, a fare il suo nome soltanto quando lui me ne darà l’autorizzazione. Sarebbe un candidato eccellente – sottolinea – perché l’Italia oggi non conta più niente. Con lui conterebbe moltissimo perché è il presidente dell’istituzione europea eletta dai cittadini”.

Il programma del centrodestra

A tenere banco in queste ore, è anche la possibile solidità della coalizione formata dal trio Berlusconi-Salvini-Meloni. Tre personaggi molto forti, e con idee politiche non sempre uguali, soprattutto per quanto concerne il lavoro e l’immigrazione. Sul prossimo programma di governo però, Silvio Berlusconi prova a fugare ogni dubbio dichiarando a Radio1 : “Io ho iniziato a preparare il programma un anno fa, l’hanno visto i leader della coalizione 5 mesi fa, io sono andato avanti avendo accettato le loro osservazioni, poi l’abbiamo messo sul tavolo di tutti gli esperti, i tecnici, gli economisti, che i vari partiti hanno portato a questo tavolo ed è venuto fuori un programma firmato articolo per articolo da tutti i leader della coalizione”.

Cosa è cambiato rispetto al passato? Chi potrebbe assicurare che questa volta gli alleati non giocheranno l’ennesimo tiro mancino a Forza Italia? A rassicurare gli italiani ci pensa sempre Berlusconi, il quale sostiene che, rispetto al passato, gli alleati sono concordi su tutta la linea programmatica in quanto si è costruito un programma che unisca i tre pensieri politici.

Berlusconi e gli italiani

Berlusconi non perde occasione per attaccare il centrosinistra, sottolineando che, quanto fatto di buono dal suo governo, è stato distrutto passo dopo passo dai governi di sinistra. Secondo Berlusconi, tutti i governi tecnici che si sono susseguiti dopo il suo, hanno commesso una serie di errori: “Io credo che si ricordino troppo poco i risultati straordinari dei nostri governi, risultati che sono stati realizzati senza mettere mai le mani nelle tasche degli italiani. L’Italia ha fatto dei passi in avanti anche grazie alle realizzazioni dei nostri governi, realizzazioni che purtroppo spesso la sinistra ha cancellato come il ponte sullo Stretto”.

Proprio su quanto fatto dai suoi governi, Silvio Berlusconi ha insistito sulle decisioni prese negli anni: “Se oggi l’Italia è più corta è perché si può andare da Roma a Milano in meno di tre ore e da Roma a Napoli in poco più di un’ora con l’alta velocità ferroviaria. Se i ragazzi italiani hanno un anno di vita in più a disposizione è perché abbiamo cancellato il servizio militare obbligatorio. Se ci sono molti meno incidenti mortali sulle strade è perché abbiamo introdotto la patente a punti, infatti i morti sono passati da 7 mila l’anno a 3.200 all’anno. Se le vittime del terremoto de l’Aquila hanno ottenuto un tetto sicuro e dignitoso sotto il quale vivere in meno di cinque mesi è tutto questo per il grande lavoro che il nostro governo ha saputo fare”.