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Berlusconi vede Casini, affetto e prove generali di “Ursula”

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi vede Pierferdinando Casini ad Arcore che non arriva a Villa San Martino solo per convenevoli: in ballo c'è la federazione Ursula

Silvio Berlusconi vede Pierferdinando Casini, che va a trovarlo ad Arcore per affetto e forza per suggellare le prove generali di una nuova maggioranza “Ursula” approfittando della spaccatura del centrodestra di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Casini è andato in visita dal leader azzurro un po’ a sorpresa e con intenti deamicisiani: “È stato un incontro affettuoso, dal contenuto umano, non abbiamo parlato di temi politici”. 

Berlusconi vede Pierferdinando Casini e punta ad una maggioranza Ursula

Queste le sue parole ad AdnKronos. L’ex uomo chiave del Ccd ha voluto dunque “ringraziare” il Cav “per la sua attenzione e amicizia, che ho contraccambiato”. Dopo aver soavemente spiegato di aver fatto 600 chilometri per un grazie, e per carità ci sta e come, Casini è tornato a Roma mentre nelle file azzurre si susseguivano rumors molto meno parrocchiali sulla ragione della sua venuta ad Arcore. 

Un grande centro a trazione Ppe per giocarsela con Meloni e Salvini

E sono rumors che rimandano direttamente alla possibilità che Berlusconi aveva ventilato più di una volta di puntare ad una alleanza allargata al centro, di perno europeista e popolare (nel senso di Ppe), una maggioranza “Ursula” insomma che fungesse da bastione dei moderati e da alternativa ad un centrodestra ortodosso ormai fratto e decotto dai cimenti quirinalizi. Altri parlano di un semplice “avvertimento” ai due rissosi alleati del centrodestra.

L’avviso ai due “separati in casa” del centrodestra: una federazione di moderati “vi seppellirà”

Un avvertimento abbastanza chiaro: con Matteo Renzi, Carlo Calenda, Udc, Coraggio Italia e il Pd moderato (un’endiade, a ben vedere) Forza Italia è in grado di spostare al centro l’asse dellee dinamiche parlamentari e portare a pareggio i numeri che per ora danno il centrodestra in vittoria schiacciante. Insomma, da Villa San Martino potrebbe non solo arrivare l’eco dei convenevoli fra due “padri” della Seconda Repubblica, ma anche quella di un patto di federazione suggellato dalle parole dello stesso Berlusconi al Corsera: “Sono favorevole a tutto ciò che può riunire i moderati, nel solco del Ppe, di cui siamo orgogliosamente espressione in Italia”.