Il medico ed ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, attualmente consulente della campagna vaccinale in Lombardia, ha evidenziato la necessità di somministrare la terza dose a coloro che almeno sei mesi prima hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca: secondo uno studio l’immunità nei vaccinati con questo siero cala infatti più rapidamente rispetto a quella dei pazienti protetti con Pfizer o Moderna.
Bertolaso sulla terza dose
Intervistato dal Corriere della Sera, l’esperto ha spiegato che è fondamentale accelerare sulla campagna di somministrazione della terza dose perché, come insegna quanto sta accadendo in Regno Unito, aspettare sarebbe un errore. “In ottobre le prenotazioni sono andate a rilento, ora con l’arrivo della stagione invernale la gente sarà più invogliata e credo che a novembre raggiungeremo numeri simili a quelli della prima fase“, ha sottolineato.
Coloro che devono avere più fretta sono già stati chiamati all’appello: gli over 80, i 60-70enni, i pazienti fragili e il personale sanitario.
Bertolaso sulla terza dose: “Priorità a vaccinati con Astrazeneca”
Ma per Bertolaso c’è un’altra categoria prioritaria, ovvero coloro che hanno ricevuto il vaccino di Oxford. A breve verrà infatti pubblicato uno studio di Giovanni Corrao, professore di Statistica medica all’università Bicocca di Milano, da cui è emerso che l’immunità nei vaccinati con questo siero diminuisce più in fretta che in chi ha ricevuto uno dei due vaccini a mRna.
Si è quindi appellato agli over 60 immunizzati con AstraZeneca affinché prenotino subito la terza dose se sono già trascorsi sei mesi dall’ultima iniezione. “Vanno coinvolti anche gli under 60 e gli insegnanti vaccinati con questo farmaco, mi auguro che il ministero della Salute ci autorizzi a farlo presto“, ha aggiunto.