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Le bevande energetiche possono provocare problemi di salute?

bevande energetiche

I rischi riguardano l'assunzione smodata di tali bevande, che contengono sostanze stimolanti quali la caffeina.

Lanna Hamann è una ragazza di 16 anni in viaggio in Messico con la famiglia e gli amici. La comitiva decide di fare una passeggiata lungo la spiaggia di Rocky Point. Durante il percorso, Lanna inizia a stare molto male; inutili i tentativi di soccorrerla: la giovane muore stroncata da un infarto. Poco prima del decesso, la madre riferisce che Lanna ha bevuto una bevanda energetica senza aver consumato del cibo in precedenza. Secondo il cardiologo consultato dalla famiglia, l’eccesso di zuccheri e di caffeina (sostanze comunemente presenti negli energy drink) potrebbe aver contribuito a far sorgere problemi cardiaci nella giovane. A oggi non è stato ancora accertato se la morte della giovane sia effettivamente dovuta all’assunzione della bevanda energetica, che potrebbe aver avuto un ruolo nello sviluppo di patologie cardiovascolari.

Un altro caso

La vicenda di Lanna Hamann risale al giugno del 2014. Nell’aprile del 2017, uno studente statunitense 16enne è morto sul banco di scuola del liceo della Carolina del Sud che frequentava. Gary Watts, medico legale della contea di Richland, ha spiegato, una volta contattato dalla Cnn, che il ragazzo ha accusato un’aritmia cardiaca dopo aver bevuto tre bevande diverse ma a base di caffeina nel giro di poche ore. Tra queste, due erano energy drink.

Bevande energetiche: cosa sono?

Una bevanda energetica è una bibita analcolica che, tramite la presenza di sostanze stimolanti, serve a migliorare le prestazioni fisiche e mentali di chi la consuma. Innanzitutto è doveroso specificare che non sono bevande da demonizzare, se consumate nella giusta misura. E’ consigliato perciò assumere energy drink in maniera moderata perché un consumo eccessivo può avere impatti seri sulla salute. I principali consumatori si inseriscono nella fascia d’età che va dai 18 ai 35 anni; numerosi studenti, anche adolescenti, utilizzano gli energy drink per aumentare la capacità di concentrazione durante lo studio. Queste bevande sono sconsigliate ai bambini, alle donne in gravidanza e ai soggetti affetti da problemi cardiovascolari, di ipertensione e sovrappeso. Alcuni ingredienti presenti infatti possono aggravare tali patologie. Nonostante la composizione delle bevande possa variare a seconda del prodotto, sono sempre presenti caffeina, glucosio e taurina (un aminoacido). Come spiegato nel sito web dell’UNC (Unione Italiana Consumatori), l’aspetto negativo di tali bevande è il dosaggio delle sostanze, presenti in misura maggiore rispetto a quelle negli alimenti. Se l’alta percentuali di zuccheri favorisce la predisposizione al sovrappeso, gli effetti negativi della caffeina non devono essere assolutamente sottovalutati perché potenzialmente pericolosi. Le conseguenze variano da un individuo a un altro; se in un adulto l’assunzione di 50-100 mg ha una funzione stimolante, oltre i 500 mg potrebbero comparire capogiri e insonnia, oltre che ipertensione, tachicardia e alterazioni della funzionalità renale. A maggior ragione, occorre prestare attenzione quando a bere in modo smodato bevande stimolanti sono gli adolescenti. Secondo l’Efsa (European Food Safety Agency), la quantità di caffeina assunta giornalmente dai più giovani non deve superare i 3 mg per ogni chilogrammo del loro peso corporeo. In dosi massicce, può provocare gravi patologie cardiovascolari, soprattutto se presente una predisposizione genetica.