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Beverly Allit, la storia della serial killer: uccise neonati e bambini

Beverly Allit

Condanna all'ergastolo per Beverly Allit, l'infermiera killer: uccideva i suoi piccoli pazienti tramite avvelenamento.

La serie di omicidi dell’infermiera Beverly Allit inizia nel 1991, presso il Grantham and Kevenstem Hospital nel Lincolnshire, contea dell’Inghilterra . È proprio qui che, in seguito alla somministrazione di dosi di insulina e potassio, l’infermiera avrebbe ucciso quattro neonati e ferito altri nove. Si tratta di vittime comprese fra i 7 mesi ed i due anni di età.

Omicidio tramite avvelenamento: tipico per le donne serial killer

Il profilo della Allit sembra rispondere a quello tipico di un serial killer di sesso femminile. Al contrario di un uomo, infatti, accade raramente che una donna si serva di armi da fuoco o oggetti contundenti per commettere un omicidio. Al contrario, secondo fonti scientifiche, i metodi solitamente utilizzati da donne serial killer sono l’avvelenamento o il soffocamento. Queste sono solitamente considerate dagli studiosi e dai criminologi metodologie di basso profilo. È infatti tramite avvelenamento che Beverly Allit, altrimenti nota come “L’angelo della morte”, si sbarazza delle sue vittime indifese.

Cecità, paralisi e morte: i danni delle iniezioni di insulina e potassio

Tale avvelenamento avveniva quasi sempre attraverso iniezioni di insulina o potassio, con l’obbiettivo di portare la vittima all’arresto cardiaco. Dopo aver somministrato le sostanze ai piccoli pazienti del Grantham and Kevenstem Hospital, l’infermiera era solita dare l’allarme, spacciandosi per una potenziale eroina nel tentativo di salvare i malcapitati.

Tuttavia, se in seguito all’intervento di medici ed infermieri, i neonati riacquistavano una normalizzazione del battito cardiaco, la Allit, rimasta sola con le vittime, toglieva loro l’ossigeno, provocandone la morte. Nel corso della sua attività di infermiera, la Allit avrebbe provocato, inoltre, danni permanenti al cervello di una delle vittime. Il paziente in questione, attualmente, sembrerebbe essere affetto da parziale cecità e paralisi limitata.

Beverly Allit, la storia della serial killer: uccise neonati e bambini

Angeli della morte, assassini per eroismo

Secondo gli studiosi del caso, esistono tre tipi di assassini che agiscono, rispettivamente, per misericordia, sadismo o eroismo. La Allit sembrerebbe riportare le caratteristiche della terza tipologia di omicida individuata dagli studiosi. Si tratta di serial killer che agiscono per “eroismo”, altrimenti conosciuti come Angeli della morte. Gli individui in questione agiscono con una certa dose di esibizionismo, nel tentativo di essere considerati degli eroi. Sono infatti loro stessi a tentare di salvare le loro stesse vittime (o, quanto meno, fingere di farlo). Il tutto, ovviamente, dopo aver provocato le condizioni necessarie alla morte di individui che, comunemente, si trovano sotto la loro custodia o vigilanza.

La sindrome di Manchausen: ecco la causa

Alcuni studiosi del caso ritengono che la causa degli omicidi commessi da Beverly Allit sarebbe stata la sindrome di Manchausen. Gli individui che ne sono affetti hanno la tendenza ad esagerare o alterare uno stato fisico o una malattia. La Allit si sarebbe infatti recata più volte dai medici, accusando forti mal di testa, parziale cecità, false appendiciti, vomito e dolori alla schiena. Ogni volta sarebbe stata allontanata dai medici, i quali consideravano la donna come un individuo perfettamente in salute.

I segnali della sindrome già agli inizi della sua carriera da infermiera

Alcuni ex della donna confermano che più volte si sarebbe finta incinta o avrebbe accusato violenze sessuali nei suoi confronti. Fin da piccola, inoltre, Beverly Allit sembra essere una bugiarda compulsiva . In seguito, dopo aver superato i test per diventare per diventare un’ infermiera, mostrerà particolare interesse per l’eutanasia. Beverly Allit la considerava una sorta di liberazione dal dolore.

Tutto nell’arco di due mesi

La serie di omicidi della Allit sarebbe iniziata e conclusasi nel giro di soli 58 giorni, durante i quali la donna avrebbe ucciso quattro bambini e ferito altri nove. I controlli della polizia inizieranno subito dopo l’omicidio di Claire Pack. Le indagini riveleranno un aumento del numero degli arresti cardiaci nei due mesi precedenti. Il tutto accompagnato dalla presenza di alti livelli di insulina e potassio nel corpo delle vittime.

L’accusa ed il processo

Beverly Allit sarà l’unica persona con un coinvolgimento in tutti gli omicidi e verrà, dunque, arrestata e processata nel novembre 1991. In seguito verrà riconosciuta colpevole di 3 omicidi e sei attacchi a bambini. Il a causa della sindrome di Manchausen, a causa della quale Beverly Allit continuerà ad auto lesionarsi nella sua cella. Si servirà prima di un coltello e si scotterà, in seguito, con l’utilizzo di acqua bollente. Durante i processi l’imputata non confesserà, inizialmente, nessuno degli omicidi fino al 28 maggio 1993. Sarà condannata a 13 ergastoli per tentato omicidio e lesioni personali gravi.