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Big Little Lies: trama, personaggi e streaming

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Big Little Lies ha conquistato il mondo intero per la profondità con cui ha ritratto l’amara ipocrisia della classe borghese californiana.

Big Little Lies, miniserie HBO americana approdata in Italia sugli schermi di Skyatlantic tra marzo e aprile di quest’anno, è stata recensita dalla critica come una delle migliori produzioni del 2017 per il piccolo schermo. Impeccabile la regia di Jean-Marc Vallée e la sceneggiatura di David E. Kelly, che hanno saputo ritrarre le vicende narrate nell’omonimo best-seller di Liane Moriarty con occhio scrupoloso e attento nei minimi dettagli.

Big Little Lies

La serie TV si è aggiudicata ben otto Emmy Awards e sono già state annunciate le riprese della seconda stagione. Merito di tale successo è dovuto soprattutto ad un cast eccezionale, che vede interpreti del calibro di Nicole Kidman e Reese Witherspoon nelle vesti di “mogli e madri impeccabili”, integrate solo apparentemente nell’ Upper-middle-class della cittadina californiana di Monterey.

Big little lies trama

Un evento drammatico tuttavia, rompe fin dall’inizio della serie gli equilibri di questo idillio oltreoceano, dove sottese menzogne serpeggiano nelle lussuose ville dei personaggi. Durante una festa di beneficenza organizzata nella scuola della città si consuma un brutale omicidio, che vede subito nel mirino delle indagini tre giovani mamme, Jane, Celeste e Madeline. In maniera del tutto imprevedibile, le loro vite iniziano ad essere segnate da un legame morboso e indissolubile: una congerie di mezze verità che ci vengono via via snocciolate nel corso delle sette puntate.

E Big Little Lies è infatti, una storia di debolezze e paure, dissimulate sotto il velo delle apparenze. Jane è una donna fiera e fragile al tempo stesso, in quanto nasconde un segreto che le impedisce di costruirsi una nuova vita: scopriamo che il piccolo figlio Ziggy è in realtà frutto di uno stupro, e che la ragazza madre si è trasferita da poco a Monterey proprio per ricavare informazioni sul presunto padre. Stringe subito amicizia con altre due mamme, Celeste e Madeline, che si schierano immediatamente al suo fianco quando la spietata Renata Kelin accusa Ziggy di aver maltrattato, a scuola, la figlia. Si innesta così un meccanismo di coalizioni e contrasti che porta allo scoperto rancori e invidie da tempo latenti.

Ci rendiamo conto che queste “perfette madri” sono accomunate da un dissidio che lacera le loro vite famigliari e che tentano di dissimulare sotto una fittizia coltre di bugie e taciti consensi. Celeste, emblema del genitore disposto a scarificare la propria carriera lavorativa per dedicarsi con amore alla famiglia, si rivela ben presto vittima e complice di un marito altrettanto perfetto quanto veemente e perverso, al quale deve accordare ogni giorno un’estenuante e silenziosa violenza. E i sensi di colpa non risparmiano nemmeno Madeline, la cui figlia sembra essere più affezionata alla compagna dell’ex- marito piuttosto che alla madre stessa.

Un perenne timore di fallire, di sbugiardarsi e smentire quell’orgogliosa femminilità così tanto ostentata: la caratterizzazione dei personaggi è ben definita ma non precipitosa, ci palesa il tema della violenza e degli abusi domestici senza assumere note stucchevoli. Cosicchè veniamo totalmente assorbiti dalla psiche di questi agiati californiani, coi quali non possiamo fare a meno di empatizzare: e per noi spettatori il confine tra condanna e perdono diventa via via sempre più labile.