Ennesima tragedia che vede coinvolti una bambina e dei pittbull
Una tragedia forse evitabile quella che si è consumata a Flero, in provincia di Brescia. La bambina è stata sbranata da due pittbull. Al momento del fattaccio era sola in casa con il nonno.
La vittima era figlia di una donna italiana e di uomo di origini albanesi. Il nonno della piccola, nel tentativo di difendere la nipote, è stato morso dai due cani. Ai carabinieri, accorsi prontamente, non è rimasto che abbattere i cani, per cercare salvare la bambina e il nonno.
Non è la prima volta che si assiste a tragedie che vedono coinvolti i bambini e i cani domestici. Lo scorso 8 luglio era successo a Catania. Un bimbo di nove mesi era stato azzannato alla testa dal pittbull di famiglia. E non sono i soli due casi.
Cosa spinge un cane domestico a diventare aggressivo?
È una domanda a cui è molto difficile dare una risposta. Specialmente per quanto riguarda i pittbull, diventa arduo dare una spiegazione. Anche perché i pittbull sono da sempre considerati una razza socialmente pericolosa.
I pittbull sono una razza di cani selezionata alla fine del XVIII secolo come cani da combattimento. Furono gli inglesi a portare avanti questa selezione, destinando il risultato ai sanguinosi spettacoli di combattimento. Nel corso degli anni la selezione non si è arrestata, esasperando sempre di più l’aggressività della razza.
La ferocia dei pittbull non è sfuggita alla criminalità organizzata. Infatti sono stati usati per i combattimenti legati alle scommesse clandestine. I combattimenti tra i cani hanno portato molti soldi nelle casse delle gang di malavitosi.
Sono molte le famiglie italiane che adottano un cane. Che lo facciano per amore verso il canide o per soddisfazione personale, non importa. Ma bisognerebbe sempre tener presente che il cane non è un giocattolo. E soprattutto il pittbull.
Non è raro vedere cani trattati come gingilli o come trofei. Finché si ha a che fare con razze docili come i labrador o i barboncini, va ancora bene. Ma con i pittbull non si può scherzare. Soprattutto quando in casa ci sono dei bambini.
È nota la voglia di giocare dei pargoletti. Nella loro ingenua incoscienza non distinguono il pericolo. E questo li porta ad essere esposti ad ogni genere di pericolo. Non ultimo quello di essere azzannati dal cane di famiglia.
Solo dopo che la tragedia si è consumata si cercano giustificazioni e scusanti. Scrivere di queste tragedia fa male. Sono cose che non si vorrebbero mai commentare. Soprattutto quando sono coinvolti delle giovani vittime.
L’ esibizionismo e l’egoismo degli adulti non dovrebbe mai mettere in discussione la sicurezza dei propri figli. Il pittbull è diventato uno status simbol da esibire, tralasciando di ragionare sulla sua pericolosità.
È anche vero che molte volte sono gli essere umani a rendere pericolosi gli animali. Ma quando si ha a che fare con animali potenzialmente assassini per indole, bisognerebbe riflettere. Piangere dopo la tragedia, non ha alcun senso.