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Bimbo di 6 anni torturato per mesi, segregato e ucciso dalla matrigna

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"Digli di non muovere un muscolo: mettilo fuori o dovunque, regalalo. Mettilo fuori con la spazzatura”, diceva la matrigna al compagno, padre del bambino.

È una notizia che fa accapponare la pelle quella che arriva dall’Inghilterra, dove un bambino innocente di soli 6 anni è stato ucciso dalla matrigna dopo lunghi mesi di torture e sofferenze.

Bimbo picchiato e ucciso dalla matrigna

Per diversi mesi è stato costretto a subire violenze fisiche di ogni tipo, fino a essere ucciso da chi avrebbe dovuto prendersi cura di lui, accudendolo e amandolo.

Il bimbo ucciso dalla matrigna è stato persino fotografato morente. La sua morte risale a circa un anno fa e le indagini a carico del padre e della sua compagna sono ancora in corso. Il piccolo Arthur Labinjo-Hughes era stato trovato senza vita nella sua casa di Solihull, borgo metropolitano della contea delle West Midlands, in Inghilterra. Dall’autopsia è emersa una “lesione cerebrale irreversibile”.

Bimbo ucciso dalla matrigna, il processo

Dal processo a carico del 29enne Thomas Hughes e della compagna di tre anni più grande, la 32enne Emma Tustin, è emerso un quadro familiare terribile. Il bambino, infatti, pare sia stato segregato per mesi e isolato fino a 14 ore al giorno, spesso costretto a rimanere sul gradino vicino alla porta d’ingresso senza mangiare né bere.

A compiere le violenze peggiori era la matrigna, che obbligava il bambino a dormire sul pavimento.

Bimbo ucciso dalla matrigna, le registrazioni

Nel corso del processo sono stati acquisti diversi messaggi e registrazioni della matrigna. In un messaggio inviato al compagno, padre del piccolo Arthur, lei diceva: “Digli di non muovere un muscolo: mettilo vicino al frigo, mettilo fuori o dovunque, regalalo. Mettilo fuori con la spazzatura.

In seguito a mesi di torture, il bambino è stato ucciso il 17 giugno 2020. Secondo gli inquirenti il decesso è avvenuto dopo aver ripetutamente sbattuto la testa del piccolo contro il muro, causandogli una lesione cerebrale irreversibile, la quale lo ha portato alla morte. Subito dopo l’aggressione, pare che la matrigna abbia scattato con il suo cellulare una fotografia del bimbo agonizzante. Dopo 12 minuti, ha chiamato il numero di emergenza raccontando che il piccolo era violentemente caduto dalle scale.