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Bimbo morto a Napoli, la rabbia della madre: "Non pubblicate più foto e video di Samuele"

Samuele

La madre del piccolo Samuele, bambino morto a Napoli cadendo da un balcone, ha chiesto di non pubblicare foto e video del piccolo.

La madre del piccolo Samuele, bambino morto a Napoli cadendo da un balcone, ha chiesto di non pubblicare foto e video del piccolo. Della morte del piccolo è sospettato Mariano Cannio, tuttofare di 38 anni. 

Bimbo morto a Napoli, la rabbia della madre: “Abbiate pietà del mio piccolo”

Carmen, la mamma di Samuele, bambino di 4 anni che è precipitato dal balcone a Napoli, è distrutta dal dolore. “Abbiate pietà del mio piccolo. Per piacere non pubblicate più le sue fotografie, né i video” ha dichiarato la donna. Della morte del piccolo è sospettato Mariano Cannio, tuttofare di 38 anni, che è stato fermato dalla squadra mobile su disposizione della Procura di Napoli con l’accusa di omicidio volontario aggravato. “Oggi dovevo portare Samuele al calcetto” continua a ripetere Giuseppe, padre del bambino, come se non riuscisse a credere a quanto accaduto. Esattamente come la moglie, incinta di 8 mesi, sprofondata nel dolore più atroce da quando Samuele non c’è più. “Rivoglio il mio piccolo” continua a ripetere la donna. 

Bimbo morto a Napoli, la rabbia della madre: il cordoglio delle persone del quartiere

L’arcivescovo Domenico Battaglia si è recato a casa della famiglia Gargiulo. “Ho davanti agli occhi il loro dolore, sentivo il bisogno di abbracciare Carmen e Giuseppe. Mi fermo un attimo perché a tutti voi chiedo per questi genitori, giovani, una preghiera, hanno bisogno di questa preghiera e della nostra vicinanza” ha dichairato nel corso dell’omelia di San Gennaro. La famiglia ha ricevuto grande solidarietà nel quartiere, ma c’è anche tanta rabbia contro il presunto omicida. “Hai lasciato un vuoto che dentro di noi non si riempirà più, ma il buio totale lo hai lasciato ai tuoi genitori” hanno scritto gli zii di Samuele sui social, aggiungendo pesanti insulti nei confronti dell’indagato. L’uomo era molto conosciuto nel quartiere perché eseguiva faccende domestiche in casa di molte famiglie. Era psichicamente instabile. L’uomo ha ammesso di aver sollevato il bambino sul balcone, ma ha dichiarato di non averlo buttato giù e di non sapere come abbia fatto a cadere. 

Bimbo morto a Napoli, la rabbia della madre: l’avvocato dell’indagato

L’uomo ha trascorsi familiari difficili ed è assistito dall’avvocato d’ufficio Carmen Moscarella. Gli inquirenti stanno indagando anche su un video del bambino, pubblicato su TikTok, in cui il piccolo diceva “Ti butto giù” con altri insulti in dialetto. Per il momento non sono emersi collegamenti. “Non ho ancora potuto privatamene parlare con il mio assistito, l’ho incontrato solo al momento della notifica del fermo in questura fino all’udienza di convalida non posso parlargli. Per quanto riguarda il video, al momento, non è oggetto di contestazione” ha dichiarato il legale dell’indagato. Cannio è stato descritto come un uomo introverso, che non aveva mai dato segni di violenza. Ora si trova in isolamento nel carcere di Poggioreale.