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Bimbo morto a Napoli, un testimone: "L'ho visto cadere dal balcone, c'è stato un botto e sangue ovunque"

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"Il quartiere è sconvolto, difficile che un bambino possa scavalcare una ringhiera così alta", racconta un testimone.

I commercianti della zona, poco distanti dall’appartamento in cui viveva il piccolo Samuele e non lontani dall’attività gestista dal nonno, sono subito corsi in strada dopo aver sentito un forte tonfo, poi le urla strazianti. Ora a parlare è un testimone che vive nello stesso quartiere, unito al dolore incontenibile dei familiari di Samuele, il bimbo morto a Napoli.

Bimbo morto a Napoli, il racconto di un testimone

Per la morte del piccolo Samuele è stato arrestato un collaboratore domestico che già frequentava la casa della nonna e diverse abitazioni del quartiere. La famiglia del bambino si era affidata all’uomo, che da un mese frequentava la casa per aiutare la mamma di Samuele, all’ottavo mese di gravidanza.

La famiglia non si dà pace per quanto successo. Il bimbo è precipitato dal terzo piano della sua abitazione in circostanze sospette: le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. A essere già stato fermato dalla polizia è il 38enne Mariano Cannio. Un altro testimone ha parlato della tragica notizia e raccontato quanto visto e sentito in quella drammatica giornata.

Bimbo morto a Napoli, le parole del testimone

“All’improvviso abbiamo visto questo bambino cadere”, ha raccontato uno dei testimoni che ha assistito alla drammatica caduta del piccolo Samuele.

Parlando del collaboratore domestico, il testimone intervistato da Mattino 5 ha aggiunto: “Lui era fuori al balcone con il bambino. Come fa un bambino a buttarsi con una ringhiera così alta?“. Poi ha commentato: “Sembrava una scena di un film dell’orrore, poi c’è stato il botto e sangue dappertutto. L’intero quartiere è sconvolto”.

Bimbo morto a Napoli, il racconto del testimone e il silenzio della famiglia

Alle parole di alcuni commercianti della zona si aggiunge il racconto di un testimone. Intanto l’accusato ha cambiato avvocato, passando da uno d’ufficio a un altro scelto dallo stesso. La strategia difensiva potrebbe quindi cambiare.

La famiglia di Samuele, invece, si è chiusa nel silenzio e spera venga presto fatta giustizia, restando in attesa della decisione del gip.