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Bimbo morto a Sharm el-Sheikh, autorità egiziane: “Serviranno due mesi per i risultati dell’autopsia”

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Bimbo morto a Sharm el-Sheik: le autorità egiziane non diffonderanno i risultati dell’autopsia prima di due mesi. Chiesti nuovi esami a Palermo.

Bimbo morto a Sharm el-Sheikh: le autorità egiziane hanno dichiarato che saranno necessari almeno due mesi prima di poter inviare in Italia i risultati dell’autopsia condotta sul piccolo Andrea Mirabile. Intanto, la famiglia del piccolo ha deciso di richiedere nuovi esami necroscopici non appena la salma del bambino sarà rientrata in Italia.

Bimbo morto a Sharm el-Sheikh, autorità egiziane: “Serviranno due mesi per i risultati dell’autopsia”

Nel primo pomeriggio di venerdì 8 luglio, Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile sono atterrati da soli all’aeroporti di Palermo Falcone e Borsellino. Con loro, non c’era anche Andrea, il bimbo morto a Sharm el-Sheikh per una presunta intossicazione alimentare: il rimpatrio la salma del piccolo è atteso per sabato 9 luglio. Dopo l’atterraggio a Palermo, la coppia è stata ricoverata al Policlinico del capoluogo siciliano. La donna, 35 anni e al quarto mese di gravidanza, è in via di miglioramento mentre restano gravi le condizioni dell’uomo, ricoverato in terapia intensiva. Nonostante le loro condizioni, tuttavia, i genitori del bimbo di sei anni hanno chiesto di essere presenti al momento dell’arrivo della salmae accogliere personalmente la bara bianca del figlio.

Intanto, dall’Egitto, le autorità locali hanno fornito poche indicazioni sull’accaduto. Rispetto all’autopsia compiuta nel Paese africano, inoltre, è stato riferito che i risultati dell’autopsia compiuta sui resti del bambino non verranno diffusi prima di un paio di mesi ossia quando la stagione estiva si sarà conclusa e le ripercussioni sul turismo a Sharm el-Sheikh saranno ridotte al minimo.

Al momento, quindi, le autorità egiziane si sono limitate ad affermare che il piccolo Andrea sia deceduto per dissenteria.

Richiesti nuovi esami necrologici a Palermo

In considerazione delle risposte poco soddisfacenti fornite dalle autorità egiziane, in Italia si procederà con nuovi esami necroscopici. La famiglia della giovanissima vittima ha deciso di lottare per scoprire la verità, presentando un esposto alla Procura di Palermo.

L’avvocato Alessandro Gravante, che rappresenta la famiglia, infatti, ha dichiarato: “Abbiamo chiesto di fare tutti gli accertamenti e capire cosa sia successo. Ci auguriamo che si possa fare una nuova autopsia sul corpo di Andrea“.

Si è, dunque, determinati a indagare sull’operato delle autorità sanitarie egiziane che sono state ritenute responsabili di non aver prestato soccorso in modo tempestivo e di non essere state in grado di valutare con attenzioni le condizioni del bimbo morto a Sharm el-Sheikh.

Il legale Gravante, inoltre, ha precisato: “La famiglia desidera precisare che la notizia diffusa sulla possibile causa della morte del minore per dissenteria non è stata ancora accertata. Anche per tale ragione, si ritiene necessario l’intervento della magistratura italiana”.