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Bimbo scomparso e ritrovato nel Mugello, dubbi e stranezze: cosa non torna

Bimbo scomparso e ritrovato nel Mugello

Dall'abbigliamento alla pulizia fino alle tracce di sangue sulla porta di casa: tutti i dubbi sul caso del bimbo scomparso e ritrovato nel Mugello.

Mentre sono ancora in corso le indagini sul caso di Nicola Tanturli, il bimbo scomparso nel Mugello e ritrovato vivo dai soccorritori in una scarpata, sono già stati sottolineate alcune stranezze della vicenda e elementi che non tornano.

Bimbo scomparso nel Mugello: tutti i dubbi sul caso

Il primo particolare da chiarire riguarda il ritardo nel dare l’allarme alle forze dell’ordine. Secondo il racconto dei genitori i due si sarebbero accorti della scomparsa del figlio intorno a mezzanotte ma hanno chiamato i soccorritori soltanto il mattino dopo. A tal proposito il padre ha raccontato di averlo cercato a lungo nella notte in autonomia: “Poi intorno all’una e mezza abbiamo sentito un pianto che era distintamente suo, a poche centinaia di metri da casa: a quel punto abbiamo pensato che fosse vicino e che lo avremmo trovato a breve. Ci siamo sbagliati“.

Il secondo aspetto da chiarire riguarda poi l’abbigliamento del bambino. Al momento del suo ritrovamento aveva i sandali ai piedi: ci si chiede dunque come abbia fatto un bimbo di 21 mesi a metterseli da solo. In più, pur non avendo né pantaloni né mutande e nonostante le tante ore passate da solo nel bosco comprese quelle in cui è scivolato nel dirupo, quando il Carabiniere l’ha estratto era perfettamente pulito e con soltanto qualche graffio.

Altro fatto: i cani molecolari utilizzati per le ricerche non hanno fiutato alcuna traccia del piccolo lungo la strada che dall’ecovillaggio di Campanara conduce dritta alla scarpata. Nicola potrebbe dunque aver fatto il percorso più lungo macinando in totale 4 km, altro fatto strano per un bimbo di quell’età.

Bimbo scomparso nel Mugello, i dubbi: le tracce di sangue

Ultimo dettaglio riguarda infine il ritrovamento da parte delle autorità di tracce di sangue sulla porta della casa della sua famiglia. I genitori hanno raccontato che poco prima di mettere a letto, il figlio si era fatto male ed era stato medicato dalla madre. Ma è comunque strano che le macchie siano state individuate proprio sulla porta d’ingresso.