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Bin Laden Show: morte in diretta su Twitter e magliettine nei talk show

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Certe volte proprio non riesco a restare dentro il recinto. Me lo ripeto di continuo, "questo è un blog che si occupa di spettacolo, concerti, show televisivi e personaggi del cinema". E poi ancora "questo è un blog che si occupa di spettacolo, concerti, show televisivi e personaggi del cinema". ...

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Certe volte proprio non riesco a restare dentro il recinto. Me lo ripeto di continuo, “questo è un blog che si occupa di spettacolo, concerti, show televisivi e personaggi del cinema”. E poi ancora “questo è un blog che si occupa di spettacolo, concerti, show televisivi e personaggi del cinema”. Niente, come direbbero i toscani “non ce la fò propio!”. Ma d’altronde come restare indifferenti di fronte a un Berlusconi che canta sulla poppa di una nave (prendete pure tutti i doppisensi che l’allusiva proposizione vi offre)? Come non descrivere la fanta espressione della D’Urso accanita sull’omicidio del giorno? La realtà, ahimè, spesso “ha delle trovate” che la realtà neanche si sogna. E quali personaggi del cinema se i divi più capricciosi siedono lo scranno del parlamento.
Questa volta, a farmi scattare la molla è stata la notizia del giorno: la morte di Osama Bin Laden.
Altro che SuperBowl, altro che finalissima di American Idol, la morte va in diretta e fa il botto di ascolti, quando poi a tirare le cuoia è il capo di Al Qaeda si parla di fenomeno mediatico.
Ebbene si, SpettacoliBlog parla dell’unico spettacolo che oggi gli show televisivi e le celebrity ci hanno offerto: tutto ma proprio tutto su Osama e non Obama come disse un anchorman della BBC vincitore del titolo “Figura marrone dell’anno”.

Già perchè se pensate che i media si siano limitati al discorso di Obama nel cuore della notte vi sbagliate.
Telecamere puntate su Osama Market, una megalopoli di Ambulanti in quel di Roma. Ma tutto il mondo è paese e i tg entrano nel cuore di Washington dove in tempo record le boutique hanno messo in vetrina le T Shirt “Obama 1 – Osama 0” e “Obama got Osama”.
Qualcuno di voi si sarà chiesto cosa ne pensa la baby attrice Demy Lovato? Non chiedete, vi sarà dato comunque. “USA, amo il mio paese! Oggi abbiamo fatto la storia!” scrive la teen idol dal suo Twitter. E giù polemiche e critiche perchè “non si festeggia per la morte di un uomo anche se di cognome fa Bin Laden”. Giustocielo la Lovato è un fiume in piena: “Non mi interessa chi è in disaccordo, io supporto le truppe dell’esercito degli Stati Uniti! Dio benedica i nostri soldati!”.
Qualche sportivo come il cestista americano Harim Warrick ha detto: “Non mi sentivo così felice dalla morte di Hitler” (e poi dicono che gli sportivi sono stupidi, tutti muscoli e poco cervello).
Evitiamoci la lista delle celebrity o presunte tali pronte a dire la loro in merito alla vicenda e concentriamoci proprio su Twetter dove la morte del capo terrorista è andata in diretta.

Il 33enne consulente informatico Sohaib Athar, alias “ReallyVirtual” ha cominciato a postare frasi del tipo “strano, elicotteri sopra casa mia” per poi scoprirsi vicino di Bin Laden e documentare l’intero Blitz minuto per minuto, post dopo post.
Il capo di gabinetto della difesa americana, prima ancora del discorso del presidente, aveva postato “Da fonte sicura mi è stato riferito che Osama Bin Laden è stato ucciso”. Trend topic prima ancora di premere invio.
Pomeriggio Cinque, la vita in diretta, Pomeriggio sul 2 e compagnia bella non vi sono bastati? In arrivo Matrix, Porta a Porta e lo speciale di Studio Aperto.
Se non è spettacolo questo, “That’s Osama Show!”.