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Biotestamento, Senato dà il via libera con 180 voti

Biotestamento

Votate le norme che regolano il fine vita. Regge l'asse Pd-M5S mentre i cattolici si dividono sull'argomento.

Dopo uno stallo durato otto mesi e forti tensioni all’interno della maggioranza tra Pd e centristi, il biotestamento ottiene finalmente il via libera definitivo dal Senato e diventa legge. Con il biotestamento, si andrà a regolare il fine vita. Una legge che è stata approvata con 180 sì, 71 contrari e sei astensioni. Al termine del voto finale, l’aula ha lungamente applaudito l’approvazione del provvedimento. Presenti nell’aula di Palazzo Madama anche Mina Welby e altri esponenti dell’associazione Luca Coscioni, presente anche a piazza Montecitorio con un sit-in.

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Biotestamento, il si del Senato

Una legge che è finalmente divenuta realtà dopo tante battaglie, sia interne che esterne al Senato, creando scompiglio nel Paese. Decisivi per il varo del provvedimento, è stata la forte intesa fra M5s e Pd che, tramite il capogruppo Luigi Zanda, ne ha chiesto la calendarizzazione immediata la scorsa settimana. Richiesta approvata e che ha portato al si da parte del Senato anche a causa della scarsa belligeranza del centrodestra e delle divisioni all’interno dello stesso mondo cattolico.

In favore della protesta di piazza, infatti, sono rimasti solo i promotori del Family Day, mentre si sono smarcate altre sigle, tra cui il Movimento per la Vita italiano. Il testo, l’ultima legge importante portata a casa prima della fine della legislatura, passa adesso nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dovrà firmarlo per la promulgazione.

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I commenti

Contento del risultato ottenuto grazie al Senato, è la presidente della Camera, Laura Boldrini, che su Twitter ha scritto: “L’approvazione definitiva della legge Sul biotestamento è un importante e positivo atto di responsabilità del parlamento. D’ora in poi i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari saranno meno soli in situazioni drammatiche”. Sulla stessa falsa riga c’è il premier, Paolo Gentiloni, che ha detto: “Una scelta di civiltà. Un passo avanti per la dignità della persona”. Sono lacrime di gioia invece quelle di Emma Bonino, per l’approvazione della nuova legge: “Qualche lacrima è uscita – ha detto la Bonino – quando abbiamo visto il cartellone del voto, qualche emozione forte anche in ricordo di una lunghissima battaglia. Più di dieci anni fa quel dibattito insopportabile sul caso Englaro che mi toccava presiedere con qualche insulto. E quanto tempo, quanta fatica per arrivare a una legge di umanità”.

Gli esponenti del centrodestra che avevano annunciato il loro voto contrario si dicono pronti però a dare battaglia. Una conferma arriva dal capogruppo di Idea, Gaetano Quagliariello, che ha detto: “Questa non è una legge sul testamento biologico ma ‘la via italiana all’eutanasia, che ha il nostro fermo dissenso oggi, con numeri purtroppo insufficienti, e lo avrà domani, quando un nuovo Parlamento vedrà ribaltati i rapporti di forza e una maggioranza di centrodestra metterà immediatamente riparo alle tre grandi storture di questo testo”.

Si è mostrato molto perplesso sulla nuova legge del biotestamento anche il Cei tramite il direttore dell’Ufficio Cei per la Pastorale della Salute, don Massimo Angelelli, che ha detto: “E’ una legge che aspettavamo da tempo, speravamo fosse meglio. E’ una norma che ci lascia perplessi su tanti punti, come chiesa cattolica non possiamo riconoscerci in nulla. Un errore considerare alimentazione e idratazione come terapia. Bere e mangiare sono diritti inalienabili”.