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Blitz antiterrorismo: arrestati 14 sostenitori dell'Isis

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E' stata eseguita un'operazione antiterrorismo che ha portato all'arresto di 14 individui accusati di finanziare gli jihadisti operanti in Siria.

Si è svolta, in varie regioni italiane, un’operazione antiterrorismo, coordinata dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, per l’arresto di 14 individui accusati di sostenere cellule combattenti di matrice integralista islamica operanti in Siria. La Polizia e la Guardia di Finanza ha effettuato anche diverse perquisizioni in tutto il Paese, in particolare in Sardegna e in Lombardia, ottenendo maggiori informazioni sull’associazione a delinquere. Gli inquirenti esporranno i dettagli dell’operazione in una conferenza stampa.

Blitz antiterrorismo: sgominate due cellule

La Procura nazionale antimafia e antiterrorismo ha eseguito, in data 10 maggio 2018, un’operazione antiterrorismo in diverse regioni italiane. I blitz sono iniziati in seguito a un’indagine, condotta dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza, che ha portato all’emissione di 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di individui accusati di sostenere cellule dell’Isis combattenti in Siria.

L’operazione è stata coordinata dagli uomini dello Scico e della Guardia di Finanza di Brescia e dal Servizio contrasto al terrorismo esterno dell’Antiterrorismo della Polizia. Gli inquirenti avrebbero scoperto l’esistenza di due cellule legate all’organizzazione qaedista siriana Jahbat Al Nusra. Le indagini hanno portato alla luce un’associazione a delinquere composta da 10 siriani e finalizzata al riciclaggio e all’abusiva attività di erogazione dei servizi di pagamento in diversi Stati, tra i quali l’Italia, la Svezia, l’Ungheria e la Turchia. Inoltre, gli accusati avrebbero raccolto fondi nelle comunità islamiche per inviarli in Siria a sostegno dei gruppi jihadisti. La Digos di Sassari avrebbe poi scoperto alcuni militanti siriani e marocchini appartenenti all’altra cellula di supporto a Jabhat al Nusra. Le accuse che pendono sulle loro teste sono associazione con finalità di terrorismo, finanziamento del terrorismo e intermediazione finanziaria abusiva.

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Agli arresti degli incriminati sono seguite una ventina di perquisizioni in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna. Stando a quanto riportato dagli inquirenti, le due cellule sgominate, che operavano in Sardegna e in Lombardia, erano autonome, ma si mantenevano in contatto tramite un portavoce. Lo stesso sarebbe stato il principale punto di raccordo tra la rete di supporto presente in Italia e le cellule operanti in Siria.

I dettagli dell’operazione condotta da Polizia e Guardia di Finanza sono stati resi noti in una conferenza stampa nella sede della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo a Roma alla presenza del procuratore Federico Cafiero de Raho, dei procuratori di Cagliari e Brescia e dei responsabili antiterrorismo di Polizia e Guardia di Finanza.