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Bloccata la rottamazione delle cartelle esattoriali, si pagherà entro l’8 agosto

Addio rottamazione cartelle esattoriali

Addio al progetto "quater" di pace fiscale o quanto meno arrivederci, bloccata la rottamazione delle cartelle esattoriali, si pagherà entro l’8 agosto

Bloccata la rottamazione delle cartelle esattoriali, si pagherà regolarmente entro l’8 agosto a contare giorni “rossi” e margine di tolleranza di 5 giorni dalla data ultima del 31 luglio. La crisi di governo ha messo le briglie al progetto perché non rientra nell’ordinaria amministrazione, poi bisognerà pagare le rate della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2021.

Bloccata la rottamazione delle cartelle esattoriali

Il decreto ha definito nuovi termini per mettersi in regola con i versamenti e attualmente l’iniziativa di una rottamazione non è più in agenda di un esecutivo che ha agenda cortissima. Toccherà ai prossimi inquilini di palazzo Chigi trovare la copertura di 1,4 miliardi di euro. Si tratta di soldi che, come spiega il Messaggero, il Tesoro “stava cercando da mesi tra le pieghe del bilancio. La caccia, però, è ormai finita”. Perché? Perché da Via XX Settembre arriva la conferma: la crisi ha congelato definitivamente il progetto perché “un esecutivo in carica solo per il disbrigo degli affari amministrativi non può avere la forza per mettere a terra una misura politicamente e finanziariamente così impegnativa”.

Addio rottamazione-quater, o arrivederci

In teoria una eventuale rottamazione quater avrebbe allargato la platea originaria della pace fiscale, ferma al 2017, anche ai ruoli del biennio 2018-2019. attualmente esclusi dalle sanatorie. Il solo effetto “positivo” è quello per cui non sono previsti ulteriori bracci di ferro con la Consulta. La Corte Costituzionale infatti aveva già sentenziato che dopo l’emergenza Covid “dovranno essere evitati interventi di rottamazione o stralcio contrari al valore costituzionale del dovere tributario e tali da recare pregiudizio al sistema dei diritti civili e sociali tutelati dalla Costituzione”. Magra consolazione per i contribuenti in difetto.