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Blockbuster in bancarotta

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La famosa catena americana di video noleggio Blockbuster è in bancarotta ormai da mesi. Presente in America con più di 3500 negozi e in 29 nazioni con tantissime succursali, dopo dieci anni di dominio del mercato, la crisi economica e soprattutto la pirateria hanno messo in ginocchio il colosso ...

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La famosa catena americana di video noleggio Blockbuster è in bancarotta ormai da mesi. Presente in America con più di 3500 negozi e in 29 nazioni con tantissime succursali, dopo dieci anni di dominio del mercato, la crisi economica e soprattutto la pirateria hanno messo in ginocchio il colosso americano.
I vertici dell’azienda che ha sede ufficiale in Texas hanno fatto sapere che presenteranno istanza di fallimento, e trattative sono in corso con le principali case cinematografiche affinchè, nonostante la bancarotta, queste continuino a fornire alla catena di videonoleggio il materiale necessario a continuare l’attività.
Blockbuster ha perso dall’inizio della crisi, circa un miliardo di dollari e gli interessi sui 920 milioni di debito che la compagnia deve pagare ogni mese stanno strozzando la mecca dell’homevideo. Per arginare le perdite i vertici della compagnia hanno deciso per la chiusura di circa 800 punti vendita negli Stati Uniti. Nell’ultimo anno Blockbuster aveva già chiuso 1000 punti vendita nel territorio americano. Una crisi che non ha solo a che fare con la globale congiuntura economica negativa di quest’ultimo periodo, ma con un mercato che ha perso interesse per l’affitto di cassette e dvd a causa della pirateria via internet, della play-per-view e dei sistemi di affitto dei video con consegna a domicilio come Netflix e Redbox. Sul sito internet del Los Angeles Times i lettori e i fruitori del servizio fornito da Blockbuster non hanno mancato di dare la loro interpretazione alla crisi della compagnia texana.
Per molti una catena di distribuzione che affitta film a prezzi non competitivi e fa pagare salate multe in caso di consegna in ritardo del supporto video non ha più senso di esistere, nel mondo della grande comunicazione digitale. Per altri invece perdere blockbuster significa perdere un diverso modo di scegliere un film. Seppure quello che avrà luogo a settembre dovesse essere un tentativo di salvataggio, Blockbuster, così come è successo recentemente per la concorrente Hollywood video, ha i giorni contati. Anche in Italia la crisi si è fatta sentire. Da inizio 2008 la perdita economica dei Blockbuster italiani, che danno lavoro a 1500 dipendenti, è di 5 milioni di euro e un piano di ridimensionamento dovrebbe portare a breve alla chiusura di 20 dei 235 punti vendita presenti sul nostro territorio. Blockbuster arrivò in Italia nel 1994, grazie a una joint venture con Fininvest.