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BLOGGER DI TRANI MINACCIATO PER IL SUO LAVORO D'INFORMAZIONE

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Le voci libere da sempre spaventano chi intrallazza con il malaffare. In tutta risposta i criminali, gli intrallazzatori, i capetti di quartiere cosa fanno? Tentano a loro vola di spaventare. Lo fanno con minacce, a volte velate, altre volte esplicite. Minacciano te, i tuoi cari, perché chi parla r...

Le voci libere da sempre spaventano chi intrallazza con il malaffare. In tutta risposta i criminali, gli intrallazzatori, i capetti di quartiere cosa fanno? Tentano a loro vola di spaventare. Lo fanno con minacce, a volte velate, altre volte esplicite. Minacciano te, i tuoi cari, perché chi parla rovina loro gli affari. É il caso di Paolo Nugnes, un blogger di Trani. Nugnes gestisce due gruppi su Facebook: Andriaspia e Tranispia. Evidentemente il suo lavoro lo fa bene, fin troppo per qualcuno. Un manipolo di vigliacchi, a loro si che la bocca andrebbe chiusa. A Nugnes è stata data una scadenza, chiudere il suo gruppo, Adriaspia, entro le ore 12 del 30 novembre. Qualcuno deve aver visto troppi film. Le minacce, però, sono vere. Chi ha imposto a Nugnes la chiusura del gruppo Facebook, sa dove lavora, conosce la sua famiglia, sa quale auto ha. Nelle due lettere di minaccia è fatto riferimento a cose specifiche circa la sua vita privata: «Anche se non sei sposato hai una famiglia e una bella bimba, non ti conviene fare lo scemo ad Andria». «Volevamo bruciare la Punto, ma è troppo vecchia, ci vergogniamo, possiamo provare con il negozio». Nella seconda lettera, recapitata a casa de blogger, si è andati oltre, c’erano le foto della sua compagna e della sua bambina. Tutte le persone che credono nell’informazione libera e indipendente dovrebbero manifestare la propria solidarietà a Paolo Nugnes. Non possono essere i metodi mafiosi a condizionare l’informazione libera, quella con la I maiuscola. Nugnes ha deciso di mollare, la speranza è che cambi idea anche se la sua scelta è comprensibile e nessuno potrà criticarlo se smetterà nella sua opera d’informazione. Così, però, ancora una volta vinceranno i cattivi. Se verremo a conoscenza di attività illecite, circa la città di Andria e Trani e che possano colpire i criminali che hanno minacciato Nugnes, noi faremo da cassa di risonanza. Non ci lasceremo intimidire, il silenzio è mafia e a noi piace parlare e parecchio.