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Bloody Benders, la prima famiglia di serial killer

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Nell'800, in America, accaddero molti eventi raccapriccianti ad opera di una terrificante famiglia. Scopri quali furono le loro azioni criminali.

Durante il 1871, nella contea di Labette (Kansas, Stati Uniti), abitava una famiglia inconsueta. Il loro nome era Bender ma presto sarebbero diventati i “Bloody Benders“. Il nucleo familiare era composto da John Bender, la signora Bender e i figli John (o Thomas) e Kate. Divennero piuttosto famosi per i terribili crimini che commisero.

La famiglia Bloody Benders

Alla fine del 1800 il governo americano soleva donare i territori dei nativi a chiunque volesse prendersi l’impegno di coltivarli. Grazie a questa agevolazione quattro persone, arrivate dalla Germania, ottennero alcuni ettari. John Bender ne ottenne 65 mentre il figlio ottenne solo un piccolo appezzamento. All’epoca il tragitto che conduceva verso l’Ovest era famoso per essere molto pericoloso. Banditi e nativi, intenti a difendere le proprie terre con la forza, si nascondevano dietro ogni angolo.

I Bloody Benders abitavano lungo questo tragitto e, nonostante la cessione del territorio lo prevedesse, scelsero di non dedicarsi all’agricoltura ma di aprire un’attività. Grazie al punto strategico in cui si trovavano decisero di avviare il Wayside Inn, una locanda che pochi vorrebbero frequentare.

L’attività di famiglia

Il Wayside Inn, più che una vera e propria locanda, era una stanza divisa da una tenda dietro la quale vi era l’alloggio della famiglia. Nonostante lo spazio fosse piccolo e poco accogliente, era molto frequentato. Solitamente vi sostavano persone desiderose di un semplice pasto per se stessi e per i propri animali. L’unico problema era che i proprietari non erano le persone che dicevano di essere. Il nome Bender infatti era soltanto una copertura realizzata per non attirare indesiderate attenzioni.

John Bender si chiamava in realtà John Flickinger e l’unico legame di parentela esistente era quello tra la “signora Bender”, il cui vero nome era Almira Meik, e Kate. La Meik, oltre ad aver avuto ben 12 figli, ebbe anche molti mariti che però morirono tutti nel giro di pochi anni. Il vero nome della figlia Kate era Eliza Griffith ed il presunto fratello Jhon (o meglio John Gebhart), pare fosse suo marito.

Il Wayside Inn e le sparizioni

La combinazione di questi quattro individui appiccò una miccia letale. Dal Wayside Inn cominciarono infatti a scomparire molte persone. Per lungo tempo nessuno si domandò che fine avessero fatto. Erano infatti frequenti i casi di persone scomparse sopratutto se queste decidevano di percorrere la strada verso l’Ovest. Passati due anni però le sparizioni cominciarono a destare qualche sospetto. Gli sconosciuti che continuavano a svanire nel nulla erano diventati ormai troppi e, casualmente, tutti nei pressi del Wayside Inn. La famosa tratta verso l’Ovest, conosciuta anche come Osage Trail, era ad un tratto diventata più pericolosa del solito. Nel 1872 però si verificò un duplice omicidio che cambiò le sorti della sanguinaria “famiglia”.

Il mistero

Un certo George Loncher e la sua bambina di otto anni scomparvero lungo la Osage Trail. A differenza delle altre persone scomparse i due fecero preoccupare un certo dottor William York che decise di intraprendere una ricerca. Poco dopo l’inizio dell’indagine morì anche lui. Il dottore però aveva un colonnello e un senatore come fratelli i quali fecero partire subito delle indagini che, presto, condussero ai Bender.

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Purtroppo però i serial killer erano già fuggiti senza lasciare traccia, per cui nessuno riuscì ad arrestarli. Gli agenti dell’epoca tuttavia trovarono qualcosa. All’interno della locanda c’era una botola dalla quale proveniva un odore nauseabondo. La terra era piena di sangue e nel campo retrostante il Wayside Inn vi erano seppelliti una dozzina di corpi, tra i quali, George Loncher e la figlia.

Tutti avevano la testa sfondata e la gola tagliata. Il modus operandi con cui trucidavano i loro bersagli era a dir poco agghiacciante. Le vittime si sedevano di spalle alla tenda che divideva in due la stanza e, nel momento più opportuno, venivano colpite con un martello alla testa per poi essere gettate nella botola dove uno dei due uomini di famiglia si prestava a recidere la gola. Dopo averle private di ogni avere in loro possesso, venivano seppellite. Ancora oggi esiste un fitto mistero che domina sull’intera vicenda. Nessun componente della famiglia fu infatti mai più ritrovato.