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Boldrini: denuncerò gli autori della "bufala" sul volo Alitalia

boldrini taverna

Caso Alitalia: la Boldrini annuncia di voler denunciare chi ha pubblicato la bufala. "Sono vittima di una operazione sporca"

Laura Boldrini annuncia l’intenzione di denunciare i responsabili della “fabbricazione” e della successiva pubblicazione della notizia secondo la quale l’ex presidente della camera avrebbe occupato il posto prenotato da un altro passeggero utilizzando la propria influenza politica. Infatti, stando a quanto pubblicato dal sito Dagospia, e successivamente ripreso da molti giornali, la Boldrini si sarebbe fatta assegnare un posto riservato ai disabili sul volo Alitalia che lo scorso 16 settembre 2018 da Genova era diretto a Fiumicino. La deputata di Sel avrebbe “soffiato” il posto ad un altro passeggero. E di fronte alle sue rimostranze ci sarebbe stato un alterco con le 27 guardie del corpo al suo seguito.

Notizia smentita subito dalla Boldrini

La notizia viene immediatamente smentita dall’ex presidente della camera che decide così di rispondere alle illazioni pubblicando su Facebook il biglietto ottenuto tramite check-in online. Biglietto dal quale si può vedere che il posto da lei occupato le era stato assegnato direttamente dal sistema, smentendo così tutte le voci in circolazione.

Anche Alitalia era intervenuta sulla vicenda, smentendo la ricostruzione dei fatti, e confermando invece la versione della deputata.

Nonostante la smentita, la notizia viene ripresa nei giorni seguenti da Paola Taverna e da numerosi giornali, che hanno continuato a pubblicarla. Ignorando la sua versione dei fatti e provocando una reazione che sul web le è costata parecchi insulti.

Insomma, secondo la Boldrini si tratta di “una operazione sporca, perché portata avanti senza nessun riscontro dei fatti e non volendo prendere in considerazione né la mia versione né quella di Alitalia, che ha chiaramente escluso ogni mio coinvolgimento nella vicenda”.

Inoltre la deputata di Sel afferma di essere rimasta particolarmente colpita da alcuni messaggi a lei rivolti. Nei quali, tra le altre cose, la si definiva “Handicappata”. Messaggi ai quali ha risposto ricordando che lei ha un fratello disabile, del quale si prende cura. “Vorrei chiedere di riflettere”, scrive su Facebook, “su quanto può ferire un’affermazione di questo tipo. Non solo la mia famiglia, ma tutte quelle che hanno un parente nella stessa condizione”.