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Boldrini ribadisce il suo no all’invio di armi in Ucraina

Laura Boldrini

Laura Boldrini ribadisce il suo no all’invio di armi in Ucraina: "Le controversie non si risolvono con quelle, ma con i trattati e con le convenzioni"

Laura Boldrini ribadisce il suo no all’invio di armi in Ucraina e lo fa nel corso di una diretta Instagram con Fanpage: La deputata del Pd, che sulla mozione di voto si era astenuta, spiega che questo significherebbe solo fare “il gioco di Putin”. Ha spiegato la Boldrini: “Trovo molto preoccupante che l’Unione europea stia rispondendo a questa crisi inviando armi. L’Unione europea è il più grande progetto di pace della storia: Paesi che per millenni si sono fatti la guerra da oltre settant’anni vivono in pace.

Il no di Boldrini all’invio di armi in Ucraina

“Le controversie non si risolvono più con le armi, ma con i trattati e le convenzioni”. E proprio nel corso dell’esame del decreto legge sull’invio di aiuti militari in Ucraina la Boldrini si era astenuta sulla sola voce delle armi. E la sua posizione è netta: per l’ex presidente della Camera mandare armi in Ucraina adesso va “nella direzione opposta alla distensione, la corsa agli armamenti è un tornare indietro di decenni”.

“Il terreno di Putin è la guerra, il nostro no”

Ed a suo parere non avrebbe valore neanche la assoluta mancanza di volontà di pace di Vladimir Putin: “Lui ci vuole portare sul suo terreno, il suo terreno è la guerra. Lo ha dimostrato nel 1999 in Cecenia e nel 2008, in Georgia. Nel 2014, nel Donbass. Quella è la trappola di Putin. Non possiamo rispondere sul suo stesso terreno”. E in chiosa: “Dobbiamo indebolire la leadership di Putin. Ma non credo che per fare questo la strada giusta sia quello dell’invio di armi”.