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Bolivia, morto ad 80 anni l'assassino di "Che" Guevara

Mario Terán Salazar

Mario Terán Salazar, l'assassino di "Che" Guevara, è morto dopo aver combattuto contro un cancro alla prostata.

L’assassino di Ernesto “Che” Guevara de la Serna è morto. L’ex militare boliviano era malato di cancro e si è spento all’età di 80 anni. L’ospedale in cui era ricoverato non voleva diffondere la notizia della sua morte.

Morto l’assassino di “Che” Guevara

A confermare il decesso di Mario Terán Salazar è stato l’ufficiale Gary Prado ai microfoni di Radio Compañera. La notizia è successivamente stata resa nota anche dal figlio di Mario, che ha dichiarato all’agenzia France Press: “È morto di cancro alla prostata“. Gli unici a non voler diffondere la notizia, per motivi di riservatezza, erano i medici dell’ospedale in cui Mario era ricoverato. Salazar è passato alla storia per aver esploso il proiettile che ha messo fine alla vita di uno rivoluzionari più carismatici della storia: Ernesto “Che” Guevara.

La cattura del “Che” e la sua morte

Mario Terán Salazar apparteneva al gruppo di militari che l’8 ottobre 1967 catturò nella foresta boliviana il “Che”. Ernesto Guevara era in Bolivia per compiere un altro gesto rivoluzionario dopo la storica impresa a Cuba. Sulla strada del “Che”, però, quel giorno di inizio ottobre, in Bolivia, vi era anche Mario Salazar. Il soldato boliviano dopo aver catturato “Che” Guevara, lo trasportò insieme ai suoi compagni nel villaggio di La Higuera. A dare il via libera all’esecuzione del rivoluzionario argentino fu il presidente boliviano anticomunista René Barrientos. Per anni Mario Terán Salazar ha negato di aver ucciso “Che” Guevara. Dopo essere andato in pensione, Salazar si è ritirato a vita privata per evitare qualsiasi contatto con la stampa.