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Bolletta non pagata, anziana rischia di rimanere senza luce se non paga la fattura di 1 centesimo

Bolletta

Una anziana vedova rischia di trovarsi senza luce se non paga la bolletta da un centesimo di euro. La minaccia da parte di una società elettrica torinese.

Paga o ti stacchiamo la luce!” questa la minaccia di un’azienda energetica a una anziana vedova. La donna è accusata di essere insolvente di una bolletta nei confronti dell’azienda torinese della Audax Energia di Vinovo. A quanto ammonta il debito dell’anziana nei confronti dell’azienda torinese? 1 solo centesimo. Una bolletta da un centesimo rischia di lasciare l’anziana al buio. A farne le spese una anziana donna residente vicino Pordenone. Immediate le reazioni sui social network appena la notizie è venuta fuori. Un comportamento inaccettabile secondo molti nei confronti della signora. Anche il cognato della donna commenta allo stesso modo l’atteggiamento dell’azienda torinese. La donna riceve il servizio dall’azienda tramite un contratto stipulato dal defunto marito, deceduto pochi giorni ormai. Una vicenda che ha del grottesco.

La rabbia non è tanto per la mancanza di tatto, non imputabile all’azienda torinese che non poteva certo sapere del lutto. Quanto alla freddezza e alla perentorietà della lettera di sollecito di pagamento della bolletta, che tuona una minaccia ferrea e cupa. Il tutto per la modicissima cifra da saldare di un solo centesimo.

La bolletta

Come tutte le bollette e le comunicazioni standard di questo tipo, la lettera si presenta in sé e per sé asettica e priva di ogni riferimento umano. Si tratta di un modello standard che recita la sua formula perentoria contro i morosi che non pagano le fatture energetiche. Una cosa comune. L’azienda Audax ha spiegato che si tratta di solleciti standard, validi per qualsiasi cifra venga riportata dopo i controlli sugli utenti. L’azienda si è poi scusata nei confronti dell’anziana per via dei disagi che una simile comunicazione può averle suscitato. Il cognato della vedova non riesce a spiegarsi perché l’azienda abbia dovuto farle un sollecito quando avrebbe potuto allegare l’irrisorio costo della fattura alla bolletta successiva. Invece han preferito minacciare l’anziana vedova con lo stop dell’alimentazione elettrica.

Il pagamento dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario in una unica soluzione. A causa dei costi del bonifico, la banca avrebbe chiesto cinque euro per saldare il pagamento un 1 centesimo di euro. Una storia che ha del tragicomico se fosse la sola.

Un caso simile

L’anziana vedova non è la sola a dover affrontare una situazione simile. Due fratelli, Saverio e Vincenzo Monorchio, sono i titolari di un’azienda di Imperia che produce neon da quasi 50 anni. I due si ritrovano l’azienda bloccata a causa di un debito da saldare nei confronti dell’INPS. A quando ammonta il debito dei due fratelli Monorchio nei confronti dell’INPS? Un centesimo di euro. Un centesimo che bloccherà la loro attività produttiva per un mese. Sono insolventi di un centesimo solamente. Sembrano scherzi a vederli da fuori, ma sono invero situazione kafkiane e assurde quanto reali e palpabili. Piccoli momenti di schizofrenia degli apparati burocratici di calcolo che possono ingarbugliare e complicare la vita a semplici persone.