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Bollette luce e gas: cosa farà il governo per evitare l'aumento del 40%

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Le tre strade percorribili dal governo guidato da Draghi per mitigare il rincaro del 40% previsto per le bollette di luce e gas.

Il governo sta valutando alcune ipotesi per evitare, o per lo meno mitigare, l’aumento del 40% delle bollette di luce e gas annunciato dal ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolan e causato alla bolla dei prezzi delle materie prime e al costo dei certificati di emissione di CO2.

Bollette luce e gas: le ipotesi del governo per evitare l’aumento

Sul tavolo dell’esecutivo ci sarebbero tre opzioni. La prima e più costosa riguarda la riduzione dell’Iva su gas ed elettricità. L’idea sarebbe quella di portare l’imposta sull’elettricità al 4% per le utenze domestiche (oggi è al 10%) e anche per alcune imprese. Quanto al gas, negli usi domestici l’Iva è al 10% sui primi 480 Smc consumati e al 22% per tutti gli altri.

La seconda strada prevede una manovra sugli oneri di sistema, vale a dire quei costi destinati a finanziare la ricerca, sostenere le energie rinnovabili ed effettuare il decommissioning delle centrali nucleari. Il governo potrebbe agire su questi costi che nel secondo trimestre 2021 sono pesati fino al 20,1% sulla bolletta dell’elettricità e al 4,38% su quella del gas.

Bollette luce e gas, governo studia bonus sociale

La terza e ultima via è invece un bonus sociale, presumibilmente utilizzando i 2-3 miliardi che avanzano dai provvedimenti per l’emergenza coronavirus. Anche se i tecnici del ministro dell’Economia preferirebbero usare quelle risorse per abbattere il deficit.